È giunta qualche giorno fa, dopo un anno di silenzio, anche la voce del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sull’affaire Xylella ed i relativi, devastanti, danni agli agricoltori e florovivaisti salentini. Per il leader di SEL, che ha scritto al premier Matteo Renzi, serve “dichiarare quanto prima lo stato d’emergenza e nominare un commissario”. Un intervento tardivo!
Ci siamo battuti per portare i danni derivanti dal disseccamento rapido dell’olivo in Salento all’attenzione dei tavoli nazionali sin dall’ottobre 2013 con la nostra risoluzione in Commissione Agricoltura. Ma, nonostante numerose e persistenti pressioni, a Montecitorio si è giunti a concretizzare qualcosa solo dopo un anno. Continuiamo a non condividere la scelta di un Commissario soprattutto perché, la storia italiana ci insegna, un Commissario non ha mai risolto un solo problema. E in Puglia, come a Roma, si fingono azioni giusto per far vedere che qualcosa la si fa. Il tutto a danno di agricoltori e florovivaisti.
Sarebbe interessante sapere se l’eventuale Commissario troverà già pronti ed immediatamente utilizzabili i fondi per eseguire e far applicare le procedure fitosanitarie obbligatorie previste, sempre se la Giunta Vendola sia riuscita a trovarle. E, qualora le avesse già trovate, perché non si assume la responsabilità politica e di governo? Sino a qualche settimana fa, il suo Assessore alle Politiche Agricole Nardoni parlava dell’impossibilità di spendere soldi a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità: questa situazione sarà magicamente superata con la nomina del Commissario? Sembra piuttosto che prima mancassero i fondi, ora manca il Commissario, domani chissà. Forse si aprirà una controversia anche su chi dovrà pagare questa figura di spicco, sperando che non costi nulla come indicato dalla Commissione Agricoltura alla Camera, e bisognerà comprendere se sarà in grado di completare la definizione topografica delle diverse zone (zona cuscinetto, cordone fitosanitario) previste dal decreto emanato dal Ministro Martina e che la Regione, sinora, non ha mai completato. In una situazione complicata come quella presentata dallo stesso Vendola, la sua Giunta non può pensare di cavarsela con la nomina di pletorici Comitati Consultivi Permanenti, costituiti più strizzando l’occhio alla campagna elettorale che pensando alla risoluzione del problema. Anzi, dopo questa sortita, occorre ricordare al Presidente Vendola di inserire anche qualcuno della Protezione Civile nella pletora dei componenti del Comitato Consultivo Permanente: uno più, uno meno, la sostanza non cambia. Questa deprecabile melina politica e questa tattica dilatoria adottata oramai da più di un anno evidenziano chiaramente l’incapacità politica e tecnica della Regione Puglia di gestire l’affaire Xylella e le problematiche ad esso correlate. Chissà poi che ne pensa uno che si candida alla poltrona di Governatore, sempre per il centrosinistra, come Michele Emiliano. Per ‘arrestare il fenomeno’ cosa intenderà l’ex magistrato?
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