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Nessuna risposta convincente all’interrogazione M5S per comprendere come superare l’impasse sui fondi comunitari per la promozione del vino all’estero
Nessuna risposta convincente all’interrogazione M5S per comprendere come superare l’impasse sui fondi comunitari per la promozione del vino all’estero

Vino: i fondi Ue sono ancora bloccati

Il Ministero delle Politiche Agricole non dipana il caos relativo ai finanziamenti europei sull’Ocm (Organizzazione comune dei mercati agricoli) del vino, destinati a promuovere le produzioni vitivinicole italiane sui mercati dei Paesi terzi, provocato dai numerosi ricorsi contro le presunte irregolarità delle domande per l’accesso ai fondi. In Commissione Agricoltura a Montecitorio, infatti, dinanzi ad una nostra interrogazione su come intenda risolvere il blocco dei fondi comunitari, il Governo ha fatto scena muta, non dando alcuna linea risolutiva per un’impasse che rischia di danneggiare le aziende di uno dei settori strategici per promuovere l’immagine del Made in Italy all’estero.

Ci scontriamo ancora una volta con un’incapacità politica di cui ne stanno già facendo le spese le tante aziende del settore. Infatti, il caos sui fondi Ue dell’Ocm vino è stato creato dallo stesso Ministero che, non specificando alcuni parametri nel primo bando, ha generato interpretazioni differenti che hanno dato luogo a una graduatoria, bersaglio di numerosi ricorsi. Stessa scena per la seconda graduatoria, frutto di un nuovo bando che voleva correggere il primo, ma oggetto di una nuova ondata di ricorsi su cui dovrebbe pronunciarsi il Tar a fine marzo. Una sentenza che non dà certo una sicurezza alle aziende vincitrici che poi potrebbero trovarsi a dover restituire soldi già spesi. Oltre alla smentita dell’assenza dei tecnici del Ministero agli incontri con le Regioni, nonostante quest’ultime dichiarino di averli formalmente invitati, non ci è stata data alcuna risposta. Nemmeno su quanto emerso dall’incontro tardivo di ieri con i rappresentanti regionali. Un atteggiamento che ci fa pensare che non sanno come risolvere il caos creato dal Governo stesso.

Per approfondimenti:

Giornale di Puglia

Brindisi Libera

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