A più di due anni dalla richiesta di adesione all’iniziativa nazionale “Salviamo il Paesaggio”, per attivare un capillare censimento del patrimonio edilizio presente all’interno dei confini di Polignano (su cui non è mai giunta risposta da Palazzo di Città), gli Attivisti M5S tornano a chiedere all’Amministrazione Vitto un confronto sullo sviluppo urbanistico e paesaggistico del paese.
Per i 5 Stelle, il territorio è una risorsa limitata, da preservare ed utilizzare con “parsimonia e razionalità”, senza che la difesa ambientale venga vista come “un impoverimento allo sviluppo”. Bensì tutto il contrario. “Occorre affermare con forza che parchi, riserve naturali e zone protette sono un autentico servizio pubblico per la collettività e per le stesse popolazioni interessate – scrivono gli Attivisti M5S – Favoriscono l’agricoltura e le attività compatibili, favoriscono il turismo di soggiorno, escursionistico, culturale e sociale che è l’unico che coi suoi effetti diretti e indiretti arreca benefici duraturi all’economia locale, a differenza del «turismo» di possesso e di lottizzazione che privatizza il territorio, impiega saltuariamente poca manodopera e distrugge la stessa materia prima del turismo che è la magnificenza della natura. E Polignano con la sua naturale magnificenza procura un’emozione che corrobora ed esalta lo spirito e aiuta a vivere”.
Per questo, i 5 Stelle chiedono al Sindaco Vitto di attivarsi quanto prima per attuare un Piano Urbanistico a “crescita zero”. “Riteniamo che andare continuamente in deroga al Piano Regolatore vigente (come per Parco dei Trulli) – continuano gli Attivisti – sia deleterio per l’intero paese e non consente una pianificazione di lungo periodo. Se si ritiene che il PRG non sia più consono allo sviluppo di Polignano, allora si provveda all’adozione del PUG”.
Oltre a chiedere la posizione dell’Amministrazione sulle sopraelevazioni previste dal nostro PRG e ad incentivare la riqualificazione edilizia e l’uso di tecniche di bio-edilizia che valorizzino le filiere produttive locali, il M5S chiede che vengano approntate adeguate politiche regolative, fiscali e di facilitazione al credito con l’obiettivo di rendere più conveniente il recupero dell’esistente, piuttosto che la costruzione del nuovo. Al vincolo del consumo netto di suolo zero, i 5 Stelle suggeriscono: “l’esenzione dal pagamento degli oneri di urbanizzazione, riduzione di altri oneri, possibilità di incentivi volumetrici per interventi di riqualificazione, recupero, ristrutturazione che comportano un significativo abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni; forme agevolate di finanziamento e di ulteriore esenzione fiscali per condomini che deliberano di investire nella riqualificazione dell’immobile; promozione e facilitazione di interventi sullo schema ESCO (Energy Service Company) con rafforzamento dello strumento incentivante dei certificati bianchi e del conto termico; riforma della fiscalità comunale con disaccoppiamento delle entrate dal consumo di territorio e divieto di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente”. La speranza dei 5 Stelle è quella di una nuova cultura dello sviluppo. All’Amministrazione Vitto l’onere di rispondere e di cogliere l’occasione per un proficuo confronto.