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Xylella e disseccamento rapido dell'olivo in Salento. Interrogazione parlamentare al Ministro dell'Agricoltura Martina
Xylella e disseccamento rapido dell'olivo in Salento. Interrogazione parlamentare al Ministro dell'Agricoltura Martina

Troppi i dubbi dietro l’affaire Xylella in Puglia

Dopo aver preteso la calendarizzazione in Commissione Agricoltura alla Camera delle risoluzioni depositate sul disseccamento rapido dell’olivo ed in attesa delle decisioni ministeriali, previste per il 27 agosto, ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministro Maurizio Martina sull’affaire Xylella chiedendo di far luce su numerose sfaccettature, ancora non chiare, che si celano dietro la questione che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori salentini. La ricostruzione della vicenda parte dalla nota informativa dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia dell’ottobre 2013 seguita dalle delibere di Giunta regionale che ne recepivano i suggerimenti e, passando dalla richiesta di aiuto dell’allora Ministro De Girolamo al Commissario europeo per la Salute, Tonio Borg, ripercorre le disposizioni comunitarie, nazionali e regionali che hanno fissato obblighi e divieti sulla movimentazione dei prodotti delle attività vivaistiche della Provincia di Lecce all’esterno del territorio salentino, incidendo drammaticamente sulla redditività delle imprese del settore.

 

 

Punto cruciale, il comma 297 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2014 che prevedeva lo stanziamento di 5 milioni di euro da ripartire con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Un decreto non ancora emanato e su cui chiediamo spiegazioni del ritardo al Ministro Martina nonché le modalità di investimento con cui si vogliono utilizzare i fondi stanziati con la Legge di Stabilità. Sempre se gli ulivi del Salento siano ritenuti una priorità nazionale, visti i ritardi.

 

 

Di fondamentale importanza, oltre alle questioni economiche legate ai finanziamenti per l’affaire Xylella, è l’ambito scientifico. Partendo dall’esposto presentato alla Procura di Lecce ad aprile scorso da alcuni produttori, nell’interrogazione parlamentare si richiama la relazione interna indirizzata al COST 873 (un ampio network di esperti in fitopatologia provenienti da 22 Paesi europei e del Mediterraneo) ed in cui si evince lo svolgimento del workshop, atto a formare tecnici sulla quarantena da Xylella Fastidiosa, tenutosi presso l’Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari (IAMB) dal 18 al 22 ottobre 2010. Quali risultati ha prodotto questo lavoro di quasi quattro anni fa? Ma, soprattutto, è necessario sapere se il Ministero dell’Agricoltura, la Regione Puglia e gli Enti di ricerca coinvolti siano a conoscenza di dati scientifici che, in modo incontrovertibile e nel rispetto dei postulati di Koch, dimostrino le responsabilità della Xylella, da sola o in associazione con altri patogeni e insetti, nell’eziologia dei disseccamenti dell’olivo nel Salento e, qualora disponibili, quale sia la causa nonché se si disponga dei dati e dei referti analitici che dimostrano, in modo incontrovertibile, l’efficacia dei metodi di diagnosi utilizzati per individuare le piante secolari da abbattere selettivamente, considerato che gli stessi ricercatori che hanno effettuato la diagnosi affermano trattarsi di un nuovo ceppo mai trovato in precedenza e che le tecniche sierologiche di diagnosi offrono appena il 60% di affidabilità.

 

 

In pratica, a causa dei fondi mai effettivamente stanziati a favore della ricerca, sembra che la politica si sia mossa su presupposti scientifici non adeguatamente soddisfacenti. Le misure attuate, dunque, potrebbero non risolvere definitivamente la situazione e creare solo ulteriore danno ai coltivatori salentini. Infine, il Ministro Martina dovrà rispondere “sull’individuazione di campi sperimentali nell’area denominata ‘zona infetta’ e ‘zona tampone’, in cui sono in corso ricerche sulla epidemiologia della malattia e sulla biologia dei vettori (identificazione, tempi di acquisizione, capacità di trasmissione), nonché ricerche su metodi ecocompatibili di protezione che attraverso potature adeguate ristabiliscano un equilibrio vegetativo delle piante per ostacolare l’infezione e monitorare quotidianamente l’evolversi del batterio”.

 

Download (PDF, Sconosciuto)

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Foglie - Settembre 2014

Foglie – Settembre 2014

 

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