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Si terrà domani, 11 gennaio, l’incontro tra parlamentari M5S e cittadini su ambiente e progresso del territorio tarantino organizzato dal meet up 192
Si terrà domani, 11 gennaio, l’incontro tra parlamentari M5S e cittadini su ambiente e progresso del territorio tarantino organizzato dal meet up 192

Taranto: i parlamentari M5S incontrano i cittadini

Domandare, ma soprattutto proporre”. Questo il motto dell’incontro che si terrà domani, sabato 11 gennaio, a Taranto tra la popolazione ed i parlamentari del MoVimento 5 Stelle. All’incontro, organizzato dal Meet Up locale, parteciperò con gli amici e colleghi deputati Diego De Lorenzis, Massimo De Rosa, Alberto Zolezzi, Mirko Busto, Cosimo Petraroli, Stefano Vignaroli ed i senatori Carlo Martelli e Paola Nugnes.

Taranto deve diventare il simbolo della rinascita partendo dalla incessante battaglia contro le fonti inquinanti per proseguire oltre verso un futuro che rispetti la reale vocazione di questa terra. È giunto il momento di definire dal basso le fondamenta per le nuove prospettive che contraddistingueranno la rinascita del territorio jonico.

Al centro del dibattito ci sarà la discussione del DL 136, attualmente in Commissione Ambiente, che riguarda le emergenze ambientali con riferimento all’Ilva di Taranto ed alla cosiddetta “Terra dei Fuochi”.

Incontriamo i cittadini tarantini nella loro città auspicando di riuscire a migliorare il decreto e la drammatica situazione di questo territorio con l’ascolto ed il confronto. Non permetteremo più che siano calpestati i diritti dei cittadini di questa terra e impediremo che si baratti la salute per il lavoro, perché dal nostro agire di oggi si delineerà il destino dei nostri figli. Un altro progresso è possibile!

L’appuntamento è per le ore 17.00 presso il Ristorante “Al Gambero”, vico Del Ponte 4, Taranto.

 

Questo il mio intervento:

È tornato l’allarme diossina. Lo fa in un allevamento a Massafra a circa 10 chilometri dall’Ilva e dalla zona industriale di Taranto mentre in un raggio di 5 chilometri si trovano l’inceneritore dell’Appia Energy e la discarica Cisa. A cinque anni dal ritrovamento della pericolosa sostanza cancerogena nel formaggio prodotto in masserie ubicate nell’area industriale di Taranto, stavolta a destare preoccupazione è il latte bovino di un allevamento di Massafra, contenente quantità pari al doppio (11,72 picogrammi per grammo di grasso) rispetto al consentito (5,5 picogrammi per grammo di grasso).

Eppure i dati ci dicono che sempre più giovani trovano occupazione nel settore dell’agricoltura: nell’ultimo anno, secondo l’Istat, gli under 35 sono aumenti del 5,1%. In questa fase drammatica, con la disoccupazione giovanile mai così alta dal 1977 a quota 41,6%, non si può trascurare il ruolo anticiclico dell’agricoltura, che per tutto il 2013 ha dimostrato di saper creare nuovi posti di lavoro. Nelle campagne ci sono molte opportunità, soprattutto per le nuove generazioni.

Secondo i dati pubblicati di recente da Almalaurea, infatti, un agronomo su due trova lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo, e quasi uno su tre con un contratto stabile. E infatti, dall’inizio della recessione, la facoltà di Agraria ha fatto registrare un picco di immatricolazioni superiore al 40 per cento, a fronte di un crollo generalizzato delle iscrizioni di oltre il 12 per cento in cinque anni.

Come inserisce adesso in tutto ciò la drammatica notizia di Massafra?

Il ritorno della diossina nei nostri alimenti dei territori tarantini non è altro che il risultato di una politica scellerata messa in atto da questi partiti politici che hanno preferito tutt’altro tipo di sviluppo. Quanti altri danni creeranno questi mostri come l’Ilva o gli inceneritori? Oltre ad ammazzare le persone creano anche il deserto intorno a loro!

Non molliamo!

Giuseppe L’Abbate

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