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Dopo l’interrogazione parlamentare M5S sullo spostamento coatto, il “Comitato Diritto allo Studio” prepara una proposta alternativa
Dopo l’interrogazione parlamentare M5S sullo spostamento coatto, il “Comitato Diritto allo Studio” prepara una proposta alternativa

Scuola: la soluzione alternativa per gli studenti di Monopoli

La precaria situazione degli studenti dell’IISS “Vito Sante Longo-Settore Economico” di Monopoli che vede in netto contrasto le Autorità ed il Comitato formato dai genitori, studenti e docenti, denominato “Diritto allo Studio” sulla decisione del trasferimento coattivo presso l’inidonea sede dell’ex-convento “S. Domenico” potrebbe trovare una soluzione alternativa. A redigerla alcuni ingegneri contattati da genitori, docenti ed alunni dello stesso comitato cittadino. L’interrogazione presentata da me e Giuseppe Brescia ed indirizzata al Ministro dell’Istruzione Carrozza si avvale, dunque, di un ulteriore sostegno concreto per vagliare un’alternativa al trasferimento a cui sarebbero costretti ad oggi gli studenti. La proposta prevede l’allocamento di entrambe le componenti dell’IISS Longo, sia indirizzo Tecnologico sia Economico, nel plesso di via Beccaria con lezioni svolte esclusivamente al mattino.

Infattidichiarano i professionisti contattati dal “Comitato Diritto allo Studio”da un sopralluogo effettuato nel plesso di via Beccaria, si è constatato che ci sono diversi ambienti molto spaziosi come l’Auditorium ed i due laboratori di informatica a piano terra che risultano poco e male utilizzati e, pertanto, andando a razionalizzare gli spazi si possono ottenere ambienti funzionali quali laboratori e depositi efficienti. Inoltre, con piccole opere di tramezzature interne è possibile ricavare le aule necessarie per allocarvi il Settore Economico”.

La proposta prevede che le 18 classi del Tecnologico rimangano allocate lì dove sono attualmente, ovvero al primo piano del plesso scolastico, mentre le 13 classi dell’Economico potranno essere ricavate nella struttura esistente andando ad operare delle piccole modifiche ad alcuni ambienti che sono riportate negli elaborati grafici redatti dagli stessi professionisti. Nella risistemazione proposta vengono contemplati sia gli spazi per l’insegnamento sia quelli accessori per il buon funzionamento dello stesso Istituto. “Si tratta di opere consistenti nella fornitura e posa di pannelli in cartongesso coibentatispiegano gli ingegneri del comitatoposa in opera di porte di ingresso alle classi e piccole modifiche agli impianti comporterebbero una spesa che non dovrebbe superare i 10.000 euro. Le opere previste si possono realizzare al massimo in due settimane: se la Provincia riterrà valida tale proposta potrebbe, in breve tempo, provvedere ad ottenere con la massima sollecitudine tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie ad eseguire i lavori. La nostra alternativa riunisce i due settori del medesimo Polo Tecnologico ed Economico , nello stesso plesso che vede già stanziati fondi pari a 1 milioni di euro dalla Provincia per un ampliamento destinato allo stesso Economico. Piuttosto che continuare ad impiegare denaro pubblico continuando a modificare un immobile storico in una scuola, si potrebbe vagliare questa opportunità logistica che a noi appare migliore”.

Questa del Comitato Diritto allo Studio è una soluzione di emergenza e transitoria, certamente migliorabile col contributo del Dirigente Scolastico. Si creeranno sicuramente piccoli disagi ma, di sicuro, ne crea meno delle altre due alternative oggi possibili: quella del trasferimento in una sede non idonea e quella dei doppi turni a cui sono costretti i ragazzi. Tutti gli alunni, sia del Tecnologico sia dell’Economico, potranno svolgere un’attività didattica completa, potranno frequentare un Istituto moderno ed a norma di legge e disporre di tutti quei servizi, quali laboratori, palestra che consentiranno loro di usufruire di una completa offerta formativa. Riteniamo realisticamente che il tutto possa essere realizzato, al massimo, entro la fine del 2013.

 

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