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Interrogazione M5S al ministro Carrozza per chiedere un intervento immediato per l’Istituto Vito Sante Longo di Monopoli
Interrogazione M5S al ministro Carrozza per chiedere un intervento immediato per l’Istituto Vito Sante Longo di Monopoli

Scuola: la protesta degli studenti di Monopoli in Parlamento

La precaria situazione degli studenti dell’IISS “Vito Sante Longo” varca i confini di Monopoli e giunge sino a Roma grazie ad un’interrogazione firmata dai deputati pugliesi del Movimento 5 Stelle. Nell’interrogazione al Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza viene richiesto se sia effettivamente a conoscenza, dopo le missive inviate al MIUR dal Dirigente Scolastico e dal comitato cittadino “Diritto allo Studio”, dello stato in cui si ritrovano studenti, docenti e personale dell’istituto e se non intenda agire in maniera rapida e tempestiva per garantire il diritto ad una completa, degna ed efficace istruzione degli studenti dell’IISS “Sante Longo”, contemplando le soluzioni alternative al trasferimento coattivo presso l’inidonea sede dell’ex-convento “S. Domenico”, già presentate dal comitato e dal Preside stesso in Conferenza dei Servizi. Invitando il Ministero a vagliare anche le altre strutture pubbliche presenti sul territorio ma non utilizzate come, ad esempio, l’ex sede del Tribunale appena trasferito nel Comune di Rutigliano o altri edifici ora non occupati.

Quando le scelte non vengono condivise ma imposte si arriva sempre in situazioni come questa, a completo danno del bene collettivo. La sicurezza, la formazione ed il futuro stesso degli studenti sono oggi purtroppo in bilico, di fatto “sospesi” grazie alla mancata lungimiranza della classe politica. Non potevamo che chiedere l’intervento del Ministero per garantire il sacrosanto diritto all’istruzione dei ragazzi, vagliando opzioni alternative che, a detta del comitato cittadino, paiono esserci.

“In Parlamento – continua il deputato pugliese Giuseppe Brescia, M5S Commissione Istruzione – abbiamo presentato una mozione in cui richiedevamo che, nel giro di 4 anni, tutti gli edifici scolastici fossero messi in sicurezza e venissero introdotte agevolazioni fiscali per rilanciare il mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Una manovra su cui abbiamo ovviamente trovato le dovute coperture finanziarie: un Paese che vuole crescere deve puntare sulla scuola, perché gli studenti di oggi saranno gli amministratori del futuro e noi abbiamo bisogno di amministratori capaci e lungimiranti.

Quello che è accaduto nelle ultime settimane a Monopoli, con la decisione dello spostamento coattivo dell’Istituto Tecnico ad indirizzo Commerciale e Turistico da parte della Provincia di Bari su richiesta dell’Amministrazione cittadina ha radici nella volontà del governo cittadino di risolvere alcune criticità che si erano venute a creare nell’ultimo anno scolastico, con l’obiettivo finale di creare i poli tecnico-professionale, artistico-musicale e umanistico-scientifico e relativa promessa di concluderlo in appena tre anni. Il tutto costringendo un intero istituto a trasferirsi in una sede che, però, non è ritenuta in grado di garantire la medesima offerta formativa. Ora ben che meno presente visti i doppi turni (8.30-10.30 e 10.30-12.30) a cui sono costretti i 300 studenti dell’istituto nella sede dell’Industriale. Una scelta “calata dall’alto”, secondo il costituito comitato cittadino “Diritto allo Studio” che raccoglie genitori, studenti, docenti e personale dell’Istituto Vito Sante Longo di Monopoli, nonché forzata e senza l’approvazione del Preside Di Gennaro. Alla terza conferenza dei servizi, infatti, tenutasi sempre in Comune, è venuta meno l’unanimità dell’accordo perché alle opzioni alternative delineate dal Preside dell’Istituto, il Sindaco Romani ha opposto ferma resistenza, decidendo per lo spostamento coattivo “senza se e senza ma”, che sarebbe dovuto avvenire entro l’inizio dell’anno scolastico.

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