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Dopo l’arresto del “referente locale” del clan Parisi, le opposizioni accolgono l’invito del M5S per il confronto pubblico sul rischio infiltrazioni

Rischio infiltrazioni: Polignano si interroga

L’intercettazione diffusa dalla polizia tra Michele Parisi e Donato Catinelli, ritenuto il “referente locale” del clan Parisi, ha rappresentato uno spartiacque per gran parte della comunità di Polignano a Mare (BA), che oggi si è interrogata sul pericolo di “ infiltrazioni mafiose ” sul proprio territorio. Al confronto pubblico, organizzato da me ed Emanuele Scagliusi (quest’ultimo assente in quanto impegnato in missione in Kazakistan come delegato Osce), hanno accolto l’invito i consiglieri comunali Angelo Bovino ed Eugenio Scagliusi (intervenuti nel dibattito) nonché i colleghi Raffaele Maringelli e Gianpiero Mancini. In una mattinata particolare come quella della festività delle Palme, la Sala conferenze dei Vigili Urbani si è interrogata su ciò che rappresenta per Polignano l’operazione “Do ut des”, sul comportamento dell’Amministrazione Comunale nonché su quali misure vadano messe in atto per scongiurare qualsiasi tipo di pericolo di “ infiltrazioni mafiose ”.

 

 

Alla luce di alcuni articoli di stampa e della relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia, chiedemmo al Sindaco Vitto di indire un consiglio comunale monotematico per rassicurare i cittadini e informarli delle misure messe in pratica dalla sua Giunta. Di tutta risposta sono giunte solo minacce di querela a noi e a parte della stampa. Dopo gli ulteriori fatti di cronaca, i rimproveri formali della Corte dei Conti sui mancati controlli anticorruzione sugli appalti e l’arresto di Catinelli detto ‘U Sconvolt’ nonché dell’audio della relativa intercettazione, abbiamo deciso di rompere questo muro di silenzio e di convocare noi un confronto pubblico per affrontare la questione. Siamo contenti che le opposizioni consigliari abbiano raccolto il nostro invito e che presenteranno formalmente la richiesta di un consiglio comunale sul tema. Apprezziamo molto, inoltre, la partecipazione del vicesindaco Mimmo Lomelo che, a nostro modo di vedere, ha anche preso le distanze dalle affermazioni rilasciate alla scorsa conferenza stampa. In definitiva, come ha sapientemente ricordato un cittadino in sala, dovremmo alzare il livello di attenzione proprio perché la malavita quando arriva nel tessuto produttivo di un territorio non avvisa, bensì agisce in sordina. Il problema va affrontato prima, con la prevenzione, non dopo. Non dovremmo mai dimenticare, infine, quello striscione messo a Milano qualche anno fa che affermava “la mafia non esiste”, firmato “la mafia” ovviamente.

 

Settimanale BLU - 26.03.2016

Settimanale BLU – 26.03.2016

 

 

Settimanale BLU - 26.03.2016

Settimanale BLU – 26.03.2016

 

Se l’opposizione di centrodestra (Bovino e Scagliusi) ha promesso la presentazione di una formale richiesta di consiglio comunale sulle “ infiltrazioni mafiose ” nonché ha ribadito la necessità di un passo indietro da parte del Primo Cittadino Domenico Vitto, il vicesindaco Mimmo Lomelo ha controbattuto che, sebbene dibattiti e confronti siano i benvenuti, l’attenzione dell’Amministrazione non è mai calata, a maggior ragione visto lo sviluppo turistico ed economico di Polignano negli ultimi anni che, ovviamente, attira attenzioni di ogni tipo.

 

 

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