Con delibera del 20 febbraio scorso, il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha preso atto delle rimodulazioni degli interventi regionali a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 operate dalle regioni del Sud Italia (Puglia, Sicilia, Campania, Basilicata e Sardegna). La delibera 21/2014, che ha definanziato numerosi interventi regionali non appaltati, prevede che la riassegnazione alle Regioni (nell’ambito della programmazione 2014-2020) delle risorse disimpegnate, decurtate del 15%, avvenga a condizione che sia concordato con la Presidenza del Consiglio un dettagliato elenco di progetti cantierabili, per i quali le obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) siano assunte entro il 31 dicembre 2015.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 27.02.2015
La delibera CIPE datata 30 giugno 2014 (e pubblicata il 22 settembre successivo) stabiliva al punto 2.3, infatti, che “l’importo di 1.143,866 milioni di euro, corrispondente ai precedenti 1.345,725 milioni di euro decurtati del 15%, sarà riassegnato alle Regioni nell’ambito della programmazione 2014-2020. Per impiegare tali risorse le Regioni interessate, entro tre mesi dalla data di pubblicazione della presente delibera, dovranno concordare con la Presidenza del Consiglio dei ministri un dettagliato elenco dei progetti cantierabili, per i quali le relative OGV (obbligazioni giuridicamente vincolanti) dovranno essere assunte entro il 31 dicembre 2015”.
La nostra Regione paga già lo scotto di una amministrazione Vendola rivelatasi lenta e non in grado di spendere i diversi contributi a disposizione. Non ci resta, dunque, che chiedere alla Giunta guidata dal leader di SEL quali progetti cantierabili ha proposto al CIPE per riottenere i fondi a propria disposizione. Non vorremmo che, con il solito affanno dell’emergenza, si vadano a presentare progetti non in grado di garantire sviluppo al nostro territorio che, purtroppo, continua a registrare drammatici cali sui principali indici macroeconomici dopo due lustri a guida Vendola.