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Una soluzione per permettere alle aziende agricole italiane di poter disporre dei lavoratori stagionali qualificati provenienti dall’estero.

Protocolli per garantire una “Quarantena attiva”

Sin dalle prime fasi del lockdown necessario per fronteggiare il Covid-19, ho interessato i ministri competenti su quella che ritengo possa essere una soluzione da attuare per permettere alle aziende agricole italiane di poter disporre dei lavoratori stagionali qualificati provenienti dall’estero: la cosiddetta “quarantena attiva”.

Gran parte della manodopera stagionale attiva nel Nord Italia è proveniente da Paesi dell’Est Europa come Polonia e Romania: si tratta di lavoratori fidelizzati per i quali gli imprenditori dispongono di residenze dedicate.

Questo consentirebbe un accesso controllato dal punto di vista sanitario di questi lavoratori che potrebbero essere sottoposti a tampone accompagnati al lavoro nei campi in gruppi inizialmente chiusi e poi, una volta verificata la negatività al Covid-19 impiegati nei campi con maggiore libertà.

Ovviamente è sempre necessario rispettare le distanze minime di sicurezza e, comunque, indossare dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti, visiere e pellicole protettive. Tornerò a sollecitare i ministeri interessati per addivenire a protocolli che permettano ciò, garantendo così la continuità operativa alle aziende agricole italiane che necessitano di questi lavoratori specializzati stranieri.

Intervista a Il Resto del Carlino

Il Resto del Carlino 11.08.2020

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