Doppio attacco, sia sul versante programmatico sia su quello prettamente etico alla locale Amministrazione Vitto sulla gestione delle assunzioni a Palazzo di Città. Il nostro ragionamento parte proprio dal programma con cui la coalizione di centrosinistra, nel 2012, chiese i voti ai polignanesi in cui vi è una delle promesse che tenne più banco in campagna elettorale. Nel testo programmatico si legge, infatti, “Nuove modalità di conduzione dei concorsi – Laddove l’amministrazione dovesse avere necessità di assumere nuovo personale i relativi concorsi dovranno essere espletati col massimo della trasparenza e con metodi che non diano adito a dubbi o a possibilità di preferire un concorrente all’altro. La meritocrazia dovrà essere l‘unico elemento di cui tener conto per le assunzioni”. Una promessa totalmente disattesa!
Nel caso in cui ci fosse stato bisogno di fare assunzioni, quindi, Vitto avrebbe dovuto farle con concorso pubblico in maniera meritocratica e nel rispetto della legge. Tutto ciò nel fantastico mondo delle promesse di Vitto. Tornando alla dura realtà, invece, vediamo che dal suo insediamento, il Sindaco ha espletato tre concorsi di dubbia liceità (di cui due palesemente illegittimi), ha spostato due dipendenti con un “atto di indirizzo” (la cui liceità è dubbia) ed ora ha affidato con Determinazione DSG n. 00681/2016 del 04.07.2016 ad un’agenzia interinale il compito di selezionare un ‘Assistente tecnico categoria giuridica B posizione economica B3 da destinare all’Area V Lavori Pubblici – Sicurezza sul Lavoro – Demanio e Patrimonio – SUAP’.
Insomma, la confusione nella gestione del personale regna sovrana ma le domande che tutti i polignanesi si pongono sono: cui prodest? Perché prima di assumere nuovo personale non si è fatto monitoraggio delle competenze che già ci sono tra il personale in servizio? Crediamo sia lecito per i polignanesi porsi queste domande e vista la mancanza di trasparenza, crediamo sia lecito anche pensare che forse tali procedure potrebbero servire per favorire qualcuno mandando alle ortiche la tanto sbandierata meritocrazia e giustizia sociale.
Ma le critiche si concentrano anche su un versante propriamente più etico del lavoro dell’Amministrazione Vitto. Quantomeno discutibile e deprecabile che una Giunta che si definisce di sinistra si rivolga ad un’agenzia interinale. Tali agenzie, infatti, lucrano sulla pelle dei giovani perché il loro unico interesse è quello di piazzare contratti e non realizzare quelle che sono le aspettative e le attitudini professionali e scolastiche del lavoratore. Le agenzie interinali intascano soldi pubblici: 35 euro l’ora per l’orientamento più rimborso elevato in casi di raggiungimento del risultato, cioè la stipula di un contratto di lavoro ma, in subordine, una ‘quota fissa’ in caso di mancato raggiungimento. E dire che in maggioranza c’è un partito come Sel che si definisce ‘vicino’ ai lavoratori… Insomma, Vitto ha preso in giro tutti i giovani polignanesi illudendoli di voler spazzare via la infame logica clientelare o del favore “all’amico dell’amico”. I polignanesi, però, hanno aperto gli occhi ed alle prossime elezioni sapranno prendersi una bella rivincita.

Settimanale BLU – 29.07.2016
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