Gli “scenari incalcolabili” dipinti dalla consigliera Maria La Ghezza (M5S) alla luce della risposta del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta alla mia interrogazione parlamentare sull’errato calcolo della Tari, la tassa sui rifiuti, iniziano a prendere forma. A Polignano (BA) per la Tari, infatti, ogni famiglia sin dal 2014 ha visto aumentare il proprio nucleo familiare di una unità per ogni pertinenza domestica e ciò ha comportato un esborso maggiore della cosiddetta “quota variabile”. A nulla solo valsi i campanelli d’allarme suonati all’indirizzo dell’Amministrazione Vitto che si è incaponita e ha perpetrato nel calcolo sbagliato, costringendo i polignanesi a pagare di più del dovuto, nonostante abbiamo sollevato la questione da più di un anno oramai. Ma mentre gli altri Comuni pugliesi incappati nell’errore si stanno già adoperando per capire come restituire le somme ai contribuenti, a Palazzo di Città, per bocca dello stesso Assessore al Bilancio Francesco La Volpe, si rimane in attesa della missiva ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze che giungerà direttamente dall’Anci Puglia, ovvero dallo stesso Sindaco Domenico Vitto, attuale presidente dell’associazione dei comuni pugliesi.
“Siamo al paradosso – dichiara la consigliera Maria La Ghezza (M5S) – il Governo PD bacchetta l’Amministrazione PD che non sa neppure applicare le normative che scrive lo stesso partito. E non una amministrazione qualunque, bensì quella del Sindaco dei Sindaci pugliesi, del neo-Presidente Anci Puglia, Domenico Vitto quello che dovrebbe indicare la strada ai colleghi. E poi c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di accusare gli altri di incompetenza. Noi continueremo ad essere in piazza – conclude La Ghezza (M5S) – per far sapere a tutti i polignanesi che hanno dovuto pagare una tassa rifiuti esorbitante a causa di un errore di calcolo relativo alle pertinenze e per illustrare come ottenere le somme pagate ingiustamente”.
Invitiamo tutti i cittadini a farsi avanti, a chiedere informazioni al nostro gazebo che allestiremo anche nelle prossime domeniche mattina o a contattarci attraverso i social media. Basta un esempio, preso da una ‘bolletta’ di un contribuente a far comprendere la portata dei possibili rimborsi: circa 70 euro l’anno pagati ingiustamente dal 2014, in pratica quasi 300 euro totali! Questo è il risultato di chi nelle piazze dice di essere competente ma nella realtà dà dimostrazione dell’esatto contrario. Non saper attuare una legge, infatti, significa essere incompetenti. Noi continueremo a fornire ai cittadini tutte le informazioni per poter verificare, attraverso i loro patronati o commercialisti di fiducia, l’esborso pagato ingiustamente. Ci spiace registrare le lamentele di alcuni polignanesi che ci hanno riferito di aver avuto come risposta dal proprio CAF che si tratta solamente di una battaglia politica. Altrove in prima linea ci sono i sindacati e le associazioni dei consumatori perché questa innanzitutto è una battaglia di giustizia fiscale. Peraltro, la risposta alla nostra interrogazione parlamentare l’ha fornita il Governo PD, lo stesso partito che guida il Comune di Polignano da dove i cittadini attendono riscontri ma la cosa certa è che il rimborso dovrà esserci.

Settimanale FAX – 11.11.2017

Settimanale BLU – 11.11.2017