La politica agricola comune (PAC), che costituisce la maggiore voce di spesa dell’Unione europea, sta entrando nel vivo con l’approvazione, avvenuta lo scorso dicembre, dei regolamenti comunitari per i prossimi 7 anni.
Stiamo lavorando da tempo, anche attraverso l’elaborazione dei dati forniti da AGEA, per mettere a punto una serie di proposte che riguardano aspetti di cruciale importanza come la definizione di agricoltore attivo e la scelta delle produzioni da ammettere agli aiuti accoppiati. In questo lavoro, abbiamo coinvolto professionalità del mondo accademico, associazioni professionali, e agricoltori. A breve le nostre proposte saranno presentate formalmente al Governo.
Per il MoVimento 5 Stelle è indispensabile massimizzare l’impatto delle risorse disponibili, per sostenere i ‘veri’ agricoltori così da evitare di concedere sostegni a soggetti che solo occasionalmente o marginalmente svolgono attività agricola. Non intendiamo certo trascurare il prezioso apporto dei tanti agricoltori che con il loro lavoro, anche part-time, contribuiscono alla conservazione e alla vitalità delle zone rurali ma non possiamo prescindere dalla necessità di considerare la realtà per quella che è: il nostro sistema agricolo, caratterizzato dalla presenza di numerose aziende di piccole e piccolissime dimensioni, è destinato a scontare un crescente svantaggio competitivo nei confronti dei grandi produttori mondiali di commodities agricole.
Molto probabilmente il Presidente Obama sarà in Italia, a marzo, per discutere dell’accordo di libero scambio UE-USA che, in assenza di opportune salvaguardie per il comparto agricolo come già da noi denunciato in un’interpellanza parlamentare, metterà a rischio chiusura molte piccole aziende. Il rischio alle porte è quello che siano schiacciate da una impari competizione con i grandi farmers statunitensi, senza considerare l’elevatissima possibilità di una massiccia introduzione in Europa di OGM, su cui esprimiamo la nostra totale contrarietà.