La mancanza di personale nel reparto di cardiologia dell’ospedale San Giacomo di Monopoli è giunta ad una situazione, oramai, insostenibile. Da mesi il personale infermieristico non va neppure in ferie, con picchi di 100 giorni di accumulo. L’ultima denuncia giunge dalla segreteria provinciale Fp Cgil, che abbiamo raccolto e trasformato in una interrogazione a firma dei consiglieri Antonella Laricchia e Mario Conca indirizzata al Presidente Michele Emiliano, di riassegnare al reparto gli infermieri mancanti, necessari per garantire i diritti ai lavorati ed il livello minimo di assistenza ospedaliera ai cittadini.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 12.05.2016
La situazione è destinata ad aggravarsi con l’arrivo dell’estate. Le ferie estive sono sancite dal contratto collettivo nazionale ed è obbligatorio, come è giusto che sia, assegnarle nei mesi tra giugno e settembre. Infatti, per garantire il godimento delle ferie si rischia di lasciare in turno una sola unità infermieristica, cosa impossibile in un reparto con 14 posti letto e 7 pazienti monitorizzati (a fronte dei 4 previsti) e con una media di 450 consulenze al mese di Pronto Soccorso.
La dotazione organica prevista dalla Regione è di 19 infermieri, ma negli anni tra pensionamenti e trasferimenti senza sostituzione in servizio ne restano soltanto 15: tra cui cinque hanno un esonero dal reparto per motivi di salute e uno è prossimo alla pensione, a far data dal primo ottobre con 69 giorni di ferie da smaltire.

Il Quotidiano di Bari – 12.05.2016
Chiediamo, pertanto, di assegnare al reparto almeno le unità mancanti mai sostituite o almeno due unità, altrimenti si rischia di non garantire i livelli minimi di assistenza e si mette a rischio la sicurezza di lavoratori e pazienti. Ricordiamo, infine, le vicende che interessarono il riordino del 2012, con il quale l’ospedale e la sua cardiologia furono fortemente ridimensionati: l’emodinamica a Monopoli non è mai stata concessa, anzi fu chiusa nel 2012 proprio la terapia intensiva di cardiologia, perché, parafrasando le scelte dell’era vendoliana, “non serve, in 30 minuti si arriva agli ospedali di Bari”. Tant’è spesso gli infermieri sono costretti a lasciare il reparto per un paio d’ore, assieme ad un medico, per accompagnare un infartuato presso le emodinamiche di Bari. Nel mentre, al privato a Conversano fu concessa in convenzione sia la cardiologia, che UTIC ed emodinamica, di prossima apertura. Ai cittadini trarre le conclusioni.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 17.05.2016
Per approfondimenti:
1 Commento
Pingback: Monopoli: si aggrava deficit personale a Cardiologia - Giuseppe L'Abbate | Un cittadino in Parlamento