Ennesimo schiaffo diplomatico del Governo di Matteo Renzi all’agroalimentare made in Italy. L’Esecutivo, infatti, non ha presenziato nelle sedi europee per difendere l’olio extravergine d’oliva italiano dall’approvazione del provvedimento comunitario che concederà l’importazione di ulteriori 35.000 tonnellate di olio di oliva tunisino, per due anni con zero dazi, e che si sommano alle attuali 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia.
Il Governo Renzi ha sprecato due grandi occasioni per opporsi al provvedimento che verrà votato oggi: sia venerdì scorso, in occasione del Comitato tecnico per la politica commerciale del Consiglio europeo, con la diserzione del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi sia questa mattina, durante la discussione Coreper, con l’assenza del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Per non parlare del vero grande assenteista, ovvero il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina: nel 2015 ha disertato senza giustificazione ben 9 Consigli europei su 13.
Un Governo che in ogni suo dicastero continua a fondarsi sulle chiacchiere da bar e poco sui fatti. Il ministro Martina, infatti, dopo essersi dichiarato contrario all’invasione di olio tunisino senza dazi, non si è presentato nelle sedi utili per impedirlo. Chiediamo, pertanto, che il Governo riferisca quanto prima in Parlamento sull’assenza ingiustificata nelle sedi europee, dove avrebbe potuto difendere l’olivicoltura italiana e pugliese.
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