Il rischio che venga depenalizzata la contraffazione dell’olio extravergine di oliva made in Italy e che imprenditori colpevoli possano proseguire la loro attività commerciale è stato scongiurato dalla Camera dei Deputati. A Montecitorio, infatti, le Commissioni riunite Agricoltura e Giustizia hanno approvato il decreto sull’olio d’oliva.
Abbiamo sollevato sin da principio queste perplessità e siamo soddisfatti che la tutela del nostro oro verde si sia risolta positivamente anche grazie al nostro contributo. Le nostre proposte, accolte favorevolmente all’interno di un parere unitario, intervengono sostanzialmente su due articoli del decreto. Con l’articolo 4 viene introdotto il reato amministrativo di “evocazione” (una dicitura o un simbolo che potrebbe ingannare il consumatore, facendogli credere che il prodotto sia italiano quando, in realtà, non lo è) ma, per evitare che ciò potesse distogliere l’attenzione dagli illeciti penali, abbiamo chiesto e ottenuto di specificare nel provvedimento che l’evocazione non interferisse in alcun modo con l’azione penale, in caso di connessioni con le ipotesi di reato di contraffazione, frode e fallace indicazione. Insomma, che il nuovo illecito amministrativo non si rivelasse una scusa per “condonare”, di fatto, gli illeciti penali.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 02.03.2016
Inoltre, abbiamo fatto inserire nel parere la reintroduzione della sospensiva fino ai sei mesi per gli imprenditori recidivi ovvero la norma in base alla quale le aziende sorprese una seconda volta a non rispettare le regole indicate nel decreto sono costrette a sospendere la propria attività commerciale. Chiediamo che il Governo recepisca al più presto queste indicazioni all’interno della versione definitiva del decreto olio, che dovrà essere emanato entro ottobre, in modo da renderlo operativo prima della prossima stagione di raccolta delle olive, mettendo così al sicuro il nostro “oro verde”.

Il Quotidiano di Bari – 02.03.2016
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