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Dopo le intercettazioni sul caso della Asl di Benevento che vedono coinvolta Nunzia De Girolamo, Ministro dell’Agricoltura, il M5S chiede una spiegazione
Dopo le intercettazioni sul caso della Asl di Benevento che vedono coinvolta Nunzia De Girolamo, Ministro dell’Agricoltura, il M5S chiede una spiegazione

Nunzia De Girolamo chiamata a chiarire in Aula

Allora era una semplice deputata del Pdl, oggi è il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Non risulta indagata Nunzia De Girolamo, ma le discussioni telefoniche su come orientare l’affidamento milionario per il servizio 118, di dove ubicare presidi e strutture dell’Asl nonché le spicciole questioni come un sequestro di mozzarelle in un negozio di un “amico di Nunzia” o come mandare “i controlli” negli ospedali guidati da persone non gradite all’allora parlamentare azzurra per far capire “che un minimo di comando ce l’abbiamo” non vanno giù al M5S che chiede un’informativa di chiarimento al Ministro.

 

Il Mattino di Foggia - 08.01.2014

Il Mattino di Foggia – 08.01.2014

 

A seguito dei fatti riportati in questi giorni  dalla stampa nazionale chiediamo che il Ministro De Girolamo venga in questa aula a riferire al più presto. Nonostante le sue ripetute dichiarazioni di “estraneità” al malaffare su cui sta indagando la magistratura ed ancorché ella non sia indagataha dichiarato in Aula il capogruppo M5S alla Camera Federico D’Incàè quanto mai opportuno un suo chiarimento considerato che è l’ennesima vicenda di corruzione e gestione clientelare della cosa pubblica che vede in qualche modo comparire il nome di un Ministro della Repubblica. La questione è ancor più rilevante alla luce delle recenti dichiarazioni del GIP, che denuncia l’esistenza di un ristretto direttorio politico-partitico al di fuori di ogni norma di legge”.

Se il Ministro è totalmente estraneo, come dice di essere, non avrà certo difficoltà a riferire al Parlamento, proprio al fine di fugare ogni dubbio sulla sua innocenza. Più che ai parlamentari, tale rassicurazione va data ai cittadini di questo Paese che davvero non ne possono più di sapere di “cose pubbliche” amministrate illecitamente per arricchire, a spese dei soliti noti, gli amici, i parenti e i “tira voti” dei politici di turno. Le Asl, i Comuni, gli enti territoriali non sono stati pensati per essere strumenti della gestione locale del potere, ma per essere strumenti al servizio dei cittadini. È scandaloso l’uso che ne è stato fatto nel corso del tempo da mascalzoni di professione, per i quali la ‘politica’ e la ‘cosa pubblica’ hanno significato solamente privilegi ed arricchimenti.

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