In attesa delle risultanze delle indagini penali in corso, al momento il “Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifica” della Regione Puglia afferma di “non avere elementi tali da consentire l’assunzione di decisioni circa l’inidoneità del sito Martucci e il conseguente stralcio dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani”. Questa la risposta della Regione alle numerose osservazioni sulla megadiscarica di Conversano presentate dai comitati cittadini “Riprendiamoci il Futuro” e “Chiudiamo la Discarica Martucci”, dal MoVimento 5 Stelle di Conversano e di Polignano, dai Comuni di Mola, Conversano e Polignano, da Legambiente Mola, LiberiaMola e da numerosissimi cittadini, tra cui il Pietro Santamaria, già autore del libro “L’ultimo chiuda la discarica”. Intanto, nonostante la precedente ordinanza (n. 6 del 27 maggio 2013) sottolineasse il tempo indeterminato della scelta ovvero “fino a quando sarà auspicabilmente ripristinata la facoltà d’uso della discarica di servizio/soccorso dell’impianto complesso di Conversano”, il Commissario Straordinario nonché Presidente della Regione Niki Vendola pare abbia firmato una ulteriore proroga di 90 giorni con cui autorizza i 21 Comuni dell’ex ATO BA/5 a conferire i rifiuti solidi urbani prodotti nella zona nella discarica di Autigno, al confine tra i Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 02.09.2013
Gli scenari per la Giunta Vendola sono drammaticamente solo due: o la discarica riapre oppure, non sapendo cosa fare, si prosegue a conferire i rifiuti a Brindisi nella speranza che la popolazione locale non si ribelli. Nonostante siano trascorsi 10 mesi da quando la Magistratura ha finalmente dato ascolto e valenza concreta alle richieste dei comitati e delle associazioni locali, ad oggi la Regione Puglia pare non avere alcuna idea alternativa alla forzata riapertura del sito. Non si hanno notizie dell’incidente probatorio tanto voluto dall’Assessore Nicastro che dovrebbe essersi svolto il 7 agosto, come da lui stesso annunciato. La sagace lungimiranza della Giunta Vendola è tutta nel timore di una nuova emergenza della Terra di Bari ma a regnare, in realtà, è un assordante silenzio. Non vorremmo che il malcontento dei comuni brindisini (testimoniato anche dalla delibera dello scorso 5 giugno del Comune di San Vito dei Normanni) porti i paesi dell’ex-ATO BA/5 a piombare, da un giorno all’altro, in uno stato emergenziale che, come al solito, tutto concede agli amministratori, soprattutto a quelli incapaci di avere un minimo di strategia e di permettersi decisioni a danno di tutti i cittadini al posto di lavorare duramente per trovare soluzioni alternative. Il “Piano B”, per noi il futuro, non poteva che essere la “Strategia Rifiuti Zero” a cui la Giunta guidata dal leader di Sinistra Ecologia e Libertà dice di essersi ispirata senza, però, averla minimamente inserita nel nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU), ancorato a discariche ed inceneritori”.
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