Home / NEWS / Martucci: nuovo sequestro nella discarica di Conversano
I timori ed i pericoli inseriti nell’interrogazione M5S sulla Martucci divengono realtà da incubo alla luce delle dichiarazioni del Noe
I timori ed i pericoli inseriti nell’interrogazione M5S sulla Martucci divengono realtà da incubo alla luce delle dichiarazioni del Noe

Martucci: nuovo sequestro nella discarica di Conversano

La storia della Gomorra di Puglia regala un ulteriore triste capitolo. Alla luce del sequestro dei Carabinieri del Noe, su disposizione della Procura di Bari, dei pozzi “Laera”, “P2” e “Fillom Valle” in prossimità delle vasche di soccorso della megadiscarica di contrada Martucci, nel comune di Conversano”, dopo aver depositato un’interrogazione scritta ai Ministeri competenti non demordo.

Ahinoi costatiamo che i nostri timori erano tutt’altro che infondati e che i politici che si sono susseguiti negli ultimi 30 anni non solo sono rimasti sordi al grido di dolore della Terra di Bari, ma sono rimasti anche inermi dinanzi ad una situazione oramai compromessa e non più ignorabile. Cosa dobbiamo pensare di loro? Amano la loro terra? Amano la loro comunità? Dov’è il nostro Presidente Vendola che si vanta del termine “Ecologia” nel proprio vessillo? Continuerò a fare pressioni per ottenere risposte immediate dal Governo. Chiediamo che la megadiscarica Martucci venga inserita tra i siti da bonificare di interesse nazionale, che lo Stato si costituisca parte civile per il risarcimento del danno ambientale sia per i reati al vaglio della Magistratura sia per l’avvelenamento comprovato dall’utilizzo del percolato per la coltivazione dei prodotti agroalimentari sui suoli contigui alla medesima discarica. Chiediamo di verificare gli interventi di bonifica e ripristino ambientale e di ordinare di dare corso agli adempimenti previsti dall’AIA per i lotti già chiusi.

Chiediamo di mettere in sicurezza i campi coltivati nelle aree interessate dallo smaltimento illegale ed incontrollato avvenuto in passato e di tutelare la salute degli agricoltori e dei cittadini, realizzando un dettagliato studio idrogeologico di settore, propedeutico alla individuazione di pozzi spia per il controllo delle falde acquifere visti i numerosi dubbi emersi, dalla medesima indagine della Magistratura, sul lavoro dell’Arpa e per delimitare i suoli agricoli così da preservare l’intero comparto agricolo della zona, vero motore dell’economia locale. Chiediamo ai Ministri di attivarsi presso l’Istituto Superiore della Sanità, rendendone partecipe la popolazione, affinché vi siano definite, brevi e certe tempistiche per ottenere l’aggiornamento dei dati epidemiologici con l’obiettivo ultimo di dare avvio ad uno studio approfondito e dettagliato sulla salute degli abitanti. Un grido di dolore che non può e non deve rimanere inascoltato.

Contattami