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I Parlamentari del M5S plaudono al ripristino del servizio ma sottolineano gli altri problemi legati al servizio idrico integrato a Manduria
I Parlamentari del M5S plaudono al ripristino del servizio ma sottolineano gli altri problemi legati al servizio idrico integrato a Manduria

Manduria: torna finalmente l’acqua nelle case popolari

Dopo ben 6 mesi e la denuncia pubblica dei parlamentari 5 Stelle, torna l’erogazione dell’acqua potabile presso le abitazioni di edilizia popolare per 50 famiglie a Manduria, tagliata per morosità accumulata. L’acqua è un diritto umano universale garantire il quantitativo minimo vitale di acqua potabile, individuato in 50 litri pro capite giornalieri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e in 40 litri pro capite giornalieri dall’Onu, è necessario per assicurare una vita dignitosa. Un diritto che, nonostante le belle parole del Presidente Vendola, in Puglia non è ancora garantito. Prendiamo atto che è stato necessario il nostro intervento ma non dimentichiamo che il servizio idrico nella nostra regione è gestito da una società per azioni e che, dunque, rimane un soggetto giuridico di diritto privato e che mira a dividere gli utili a fine anno. Fino a quando l’Acquedotto Pugliese resterà una SpA l’erogazione di acqua per garantire il diritto umano universale sarà secondaria rispetto agli interessi economici. Pertanto, con angoscia, siamo sicuri che vedremo presto altri distaccamenti a danni di cittadini impossibilitati a pagare.

I provvedimenti di rimborso per le ‘utenze deboli’ come il ‘Bonus idrico’ sono destinati solamente a quelle utenze che non hanno morosità nei confronti di AqP, di conseguenza le migliaia di cittadini che vivono in alloggi popolari che non riescono a pagare le bollette poiché in difficoltà economiche, non potranno usufruire di tali agevolazioni e saranno persino costretti a veder aumentare il costo delle proprie bollette, poiché tale aumento coprirà le utenze che invece usufruiranno di questa agevolazione.

Nell’area che ricomprende l’agglomerato di Manduria, al pari di altre zone in Puglia, c’è una palpabile sofferenza tra i cittadini dovuta ad un servizio idrico integrato pessimo. Ci sono ancora moltissime utenze che non usufruiscono delle reti fognarie, come a Sava, o degli impianti di depurazione, oppure che sono soggetti a vedersi realizzare sul proprio territorio un depuratore che svolge il più basso livello di depurazione possibile e che addirittura scarica in mare. Ci sono poi edifici e case, come ad esempio sul litorale, che non possono usufruire per intero del servizio idrico e devono sobbarcarsi ogni anno importanti spese per chiamare autobotti ed auto-spurghi. Non smetteremo di denunciare le inefficienze e gli errori di queste amministrazioni, a maggior ragione quando si tratta di un diritto come l’acqua perché crediamo fortemente che in un paese civile i diritti dei cittadini debbano essere considerati prioritari rispetto alla divisione degli utili delle società per azioni.

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