Questa settimana ricomincerà in Consiglio regionale la discussione sull’attesa modifica della legge elettorale regionale. “Un parto travagliato – commenta la candidata presidente del M5S Antonella Laricchia – reso ancor più difficile dall’assoluto silenzio delle Istituzioni sulla nostra proposta di modifica, da tempo portata all’attenzione delle Commissioni consiliari competenti”.
Il Partito Democratico si è assunto la regia dell’iniziativa, forzando i tempi di discussione e portando in aula il provvedimento, per chiudere a fine marzo. “Capisco – continua Antonella Laricchia (M5S) – la necessità di chiudere subito dopo gli annunci dei candidati presidenti, prima che ci siano altre emorragie di voti, candidati e credibilità, ma oltre ai rilievi fatti in passato ci sono almeno due criticità che ci lasciano sbalorditi”.
Al centro dell’analisi del Movimento 5 Stelle, infatti, vi sono due elementi: la possibilità dei candidati consiglieri di potersi presentare in tre collegi diversi contemporaneamente, che vedrebbe di fatto sconfessata la preferenza direttamente espressa dall’elettore in almeno due provincie, e la cancellazione del limite di spese elettorali per il candidato Presidente, oggi fissato in circa 30.000 euro. “Noi non facciamo giochi di corrente nei listini provinciali e non dobbiamo stipulare mutui di migliaia di euro per condurre la nostra campagna elettorale – conclude la candidata presidente Laricchia (M5S) – anche perché non contiamo di rifarci a spese dei cittadini. Siamo favorevoli ad una politica dove la differenza la fanno le idee e non i budget della campagna elettorale”.