Abbiamo depositato la nostra proposta di legge elettorale regionale agli uffici competenti ed agli altri gruppi consiliari, illustrandola in audizione, ben due mesi fa: il 1° dicembre 2014. La proposta consegnata è un adattamento regionale della legge elettorale che migliaia di cittadini hanno contribuito a scrivere in rete: il Democratellum.
Nella nostra proposta, chiediamo innanzitutto la possibilità di inserire le preferenze. “I cittadini devono scegliere liberamente e chiaramente i nomi delle persone da cui si sentono rappresentati – dichiara la candidata alla Presidenza della Regione Puglia del M5S, Antonella Laricchia – Nel testo si richiede che sia data all’elettore la possibilità di esprimere una preferenza per scegliere il proprio eletto e che gli sia concessa anche la preferenza negativa, ovvero di sbarrare il nome di un candidato che giudica impresentabile, come avviene in Austria, Svizzera ed Australia”.
Al contempo, siamo contrari alle “coalizioni accumula-voti”. “Una volta preso il potere – continua Antonella Laricchia (M5S) – queste pseudo-coalizioni di interessi si disgregano impedendo al consiglio regionale di governare serenamente. Nella proposta redatta con i cittadini proponiamo una soglia di sbarramento dal 3% al 5% per le liste elettorali ed escludiamo la possibilità che si organizzino in coalizioni. La storia, infatti, dimostra che queste servono solo ad accumulare voti, unendo quelli di più liste elettorali che non condividono tra loro realmente programmi e visioni della società e che, dunque, una volta avvenuta l’elezione, si parcellizzano impedendo al consiglio regionale di avere unità e comunione di intenti necessaria a governare. Se la politica è buona amministrazione e non è competizione, ogni lista dovrebbe evitare di prendere parte alla pantomima delle coalizioni”.
Antonella continua prendendo posizione netta sulla parità di genere. “Noi ci crediamo davvero, non solo a parole – dichiara la candidata governatrice Antonella Laricchia (M5S) – Nella nostra proposta non è prevista nessuna quota di genere a garanzia che imponga per legge una massiccia presenza femminile nel consiglio regionale. Questo, piuttosto, significa discriminarle davvero. È sufficiente un voto libero ed indipendente per raggiungere questo obiettivo: le donne non hanno bisogno di ‘corridoi preferenziali’, sono ampiamente in grado di concorrere alla pari”.
Noi, infatti, crediamo nelle capacità delle persone preparate. il sesso non conta e lo dimostriamo non a parole ma con i fatti. Il nostro candidato Presidente è una donna mentre la coalizione del Partito Democratico ha preferito scegliere un uomo. La nostra lista, peraltro, votata liberamente e gratuitamente dagli iscritti online, è formata quasi in egual misura da donne e uomini. Il PD stesso ha definito Antonella Laricchia una donna ‘giovane e preparata: a questo punto invitiamo il centrosinistra a darle fiducia! Emiliano, come lo stesso PD, hanno già avuto svariate possibilità di cambiare le cose e, purtroppo, i giovani continuano a dover lasciare la nostra amata Puglia. Adesso serve un cambiamento vero e non a chiacchiere. Serve una ventata di freschezza, idee nuove condivise con i cittadini pugliesi. Pertanto, se i partiti che siedono in Consiglio regionale volessero finalmente dare prova concreta della tanto sbandierata volontà di ascoltare i cittadini, non dovrebbero far altro che tradurre in legge elettorale pugliese la nostra proposta che migliaia di italiani hanno scritto assieme al M5S e che abbiamo depositato in Commissione già molto tempo fa.