Il settore pataticolo pugliese sta vivendo un’annata davvero critica nonostante sia partita con attese e speranze elevate. A Polignano va anche peggio, purtroppo. Come segnalato la scorsa settimana su Blu, infatti, mentre le patate nel nostro Comune vengono battute con un prezzo che si aggira sui 20-30 centesimi al chilo, a Galatina vengono pagate 4-5 volte tanto grazie alla DOP Patata Novella di Galatina di varietà Sieglinda. Ciò in uno scenario nazionale aggravato da strategie commerciali attuate dalla Grande Distribuzione Organizzata che, come denuncia Unapa (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate), generano fenomeni speculativi preferendo l’acquisto di patate francesi raccolte e congelate 7 mesi prima alle eccellenze della produzione nazionale.

Settimanale BLU – 30.06.2017
Se solo Polignano avesse potuto contare davvero su un Ufficio Agricoltura efficiente, con una politica locale che si fosse interessata al primo settore e se, al contempo, i governi nazionali degli ultimi 10 anni si fossero adoperati per il bene degli agricoltori a quest’ora, molto probabilmente, ci saremmo anche noi nella DOP della patata novella di Galatina. Sarebbe bastato parlare, anni fa quando il percorso dei salentini iniziò, con il loro consorzio di tutela che ha portato dapprima alla richiesta e poi all’ottenimento della certificazione DOP. Un percorso di relazioni che un assessore all’agricoltura, supportato da un efficiente ufficio comunale di settore, avrebbe potuto tranquillamente portare avanti. Il Movimento 5 Stelle Polignano lo ha inserito chiaramente nel suo programma elettorale, ora l’auspicio è che il Sindaco Vitto copi e metta in pratica ciò che realmente serve ai coltivatori polignanesi.

Settimanale BLU – 08.07.2017
Intanto per fare pressioni sul ministro Martina affinché si adoperi per il settore pataticolo come previsto dalla risoluzione approvata in Commissione alla Camera lo scorso 22 marzo, ho presentato una interrogazione parlamentare. È dal 2012 che gli agricoltori vengono ingannati con un piano nazionale per il settore pataticolo mai attuato. Ci sembra doveroso, dunque, che vengano date loro risposte sul relativo finanziamento di circa 3 milioni di euro previsto per le azioni del piano, sulle iniziative che il Governo ha assunto per rafforzare i rapporti di filiera attraverso il riconoscimento di A.O.P. (Associazioni di Organizzazioni di Produttori) nazionali previste dal regolamento Ue n. 1308/2013, su quali ulteriori misure il ministro Martina ha messo in campo in relazione agli altri impegni contenuti nella risoluzione approvata alla Camera.