Oggi ho incontrato l’AIP, l’associazione regionale degli ippici che raccoglie più di 1.000 operatori tra allevatori, allenatori, proprietari e veterinari pugliesi, presso l’ippodromo Paolo VI di Taranto. Obiettivo: concertare i punti focali su cui intervenire, nel più breve tempo possibile, nel percorso di riforma del settore ippico, arenatosi dopo 15 mesi di immobilismo del Governo Renzi (http://www.giuseppelabbate.it/ippica-il-governo-fallisce-la-riforma-del-settore/) che ha praticamente fatto scadere la legge delega fiscale.
“Abbiamo esposto le nostre problematiche al deputato 5 Stelle che si è reso pienamente disponibile a portarle all’attenzione della Commissione Agricoltura e del Governo, a patto che ci sia un’unità di interessi da parte dell’intera filiera ippica italiana – commenta il vicepresidente AIP, Nicola Tortorella – I problemi riguardano la riforma dei giochi e, in particolare, il calendario delle corse che ha bisogno di una seria programmazione a lungo termine. Manca, inoltre, la certezza dei pagamenti dei premi che sta mettendo in ginocchio tutto il settore”.
Da quando abbiamo messo piede a Montecitorio ci battiamo per una concreta ed efficace riforma del mondo ippico (http://www.giuseppelabbate.it/ippica-governance-partecipativa-benessere-cavallo/). Dopo l’ennesimo fallimento dell’Esecutivo renziano, che ha fatto perdere inutilmente tantissimo tempo prezioso, siamo riusciti a calendarizzare un primo incontro già per mercoledì in Commissione Agricoltura alla Camera. Il Governo dovrà dirci chiaramente se intende lavorare finalmente per una riforma del settore ((http://www.giuseppelabbate.it/ippica-il-ministro-martina-tenga-conto-del-lavoro-del-parlamento/)) o se vuole ammazzare definitivamente una intera filiera che va dagli agricoltori agli allevatori, dai proprietari ai driver (http://www.giuseppelabbate.it/ippica-asse-slot-machine-pd-forza-italia/). A tutela dei 50.000 operatori del comparto non si può perdere altro tempo dietro un Governo che non mantiene le proprie promesse e si rivela, come suo solito, inefficace.