Intervista a “La Voce del Paese” (ed. Polignano) del 02.07.2014
1. Il m5s ha cambiato linea. A livello nazionale diviene interlocutore del Pd. Potrebbe mai accadere con il Pd di Polignano? Perché non succede? Il risultato alle ultime europee vi ha fatto cambiare idea?
Il M5S non ha mai cambiato linea. Noi abbiamo sempre fatto le nostre proposte nelle sedi opportune e cioè le commissioni parlamentari. La chiusura totale è sempre stata del PD che, utilizzando lo strumento della decretazione di urgenza accoppiata all’apposizione delle questioni di fiducia, ha blindato ogni provvedimento togliendo qualunque voce alle opposizioni. Adesso Renzi dovrà decidere se le riforme vorrà farle con un condannato per frode fiscale, e cioè Berlusconi, o con il M5S. La decisione spetta a loro.
Per quanto riguarda Polignano, da parte del M5S c’è sempre stata massima apertura e voglia di confronto. Lo dimostrano le oltre 40 proposte che abbiamo fatto all’Amministrazione da quando si è insediata. Il dramma è che non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta anzi, spesso siamo stati accusati come quelli che vogliono andare sempre contro. Evidentemente il concetto di democrazia che hanno i nostri amministratori è abbastanza distorto.
2. Parco dei Trulli: il vostro appello sembra caduto nel vuoto. Come intendete agire? Ci sono cittadini che attendono da anni i piani di lottizzazione rinchiusi nei cassetti…
Su Parco dei Trulli ci siamo espressi già in tempi non sospetti mettendo in guardia i cittadini. Questa lottizzazione arrecherà un danno ai polignanesi perché sottrarrà volumetrie ai residenti mandando in frantumi molti dei piani presentati anni fa. Qui il problema però è decennale, perché tutti sanno benissimo cosa si nasconde dietro le lottizzazioni, per cui mai nessuna Amministrazione (sia di destra sia di sinistra) ha mai voluto adottare il PUG per programmare lo sviluppo del paese in condivisione con i cittadini. Questa Amministrazione si è rimangiata tutte le promesse fatte in campagna elettorale, al momento delle elezioni i cittadini decideranno se riconfermarli o mandarli a casa.
3. Il Sindaco va in crociera ed è assessore al turismo. Ma di azioni sul turismo poco o nulla. Ha sbagliato? È un atteggiamento corretto?
Perché abbiamo un assessore al turismo? Noi francamente non ce ne eravamo accorti e come noi credo anche tutti i polignanesi. Credere ancora che per fare turismo sia sufficiente fare due eventi nel mese di agosto, francamente significa non aver capito nulla di cosa è il turismo. Polignano ha un potenziale incredibile che però potrebbe essere messo a repentaglio da scelte sbagliate (una delle quali ad esempio quella di non voler recuperare il Grand Mausoleé). Infatti, è fondamentale convogliare l’interesse turistico anche verso la cultura, oltre che al mare. Il prodotto “mare” dell’Italia è già in forte crisi, per la scarsa attrattività che questo nutre verso il turismo internazionale per la presenza di un’offerta alternativa estremamente aggressiva, più moderna e meno costosa in diverse zone del bacino del Mediterraneo (vedi Spagna, Turchia e Croazia). Abbiamo chiesto più volte al Sindaco, per il bene del paese, di lasciare la delega al turismo ad una persona competente e che se ne occupi a tempo pieno ma, purtroppo come sempre, siamo stati ignorati.
4. Come valutate il silenzio dell’opposizione su parco dei trulli, concorsi, e tanto altro? Tira aria d’inciucio?
Certo che c’è connivenza, non prendiamoci in giro. È da anni che funziona così. L’opposizione non c’è mai stata in questo paese. Le solite persone facendo balzi acrobatici sono passate da destra a sinistra e viceversa per spartirsi di volta in volta il paese. Se i polignanesi vogliono salvarsi dovranno azzerare questa classe politica e l’unica arma a loro disposizione è il voto.
5. A voi che vi dichiarate antifascisti, non vi preoccupa sedere in Europa accanto a uno come Farage? Soprattutto voi, l’avreste fatto?
Da quando Farage sarebbe fascista? Se lo è da quando noi siamo “stupratori seriali”, allora possiamo stare tranquilli. Forse i veri “fascisti” sono coloro che continuano a sostenere i creatori di un sistema d’austerity che sta mettendo in ginocchio l’Italia, senza curarsi dei cittadini europei che vivono in una difficoltà sempre più diffusa. Su Farage, se ne sono dette tante ma il fatto che all’interno del suo gruppo ci siano omosessuali e deputati di colore riteniamo valga molto più delle chiacchiere della pseudo-informazione di casa nostra. È l’unico che ha realmente fatto battaglia negli anni passati contro i nominati della classe politica, abbiamo punti in comune e avremo in qualsiasi caso libertà di voto, mentre altri gruppi come quello della Le Pen non sono neppure riusciti a formarsi non avendo raggiunto il minimo dei 40 membri da 7 paesi differenti.
6. Siete disposti a firmare con atto notarile la rinuncia al vitalizio?
A differenza dei partiti, abbiamo già sottoscritto un codice etico di comportamento che già rispettiamo, in cui alla voce «Trattamento economico» c’è scritto: “L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo”. E noi, quel che diciamo, facciamo.Per quanto riguarda, invece, il vitalizio, va precisato che non esiste più. Per cui, noi non lo percepiremo a differenza degli ex parlamentari delle legislature precedenti che già lo percepiscono. Un caso evidente lo abbiamo anche a Polignano.
7. Questione Chiesa. Chi ha torto e chi ragione?
Siamo sempre punto e daccapo. Puntualmente ogni volta che succede qualcosa che fa un po’ di scalpore, ecco che si butta la colpa alla “Amministrazione precedente”. C’è sempre un’Amministrazione precedente che può essere incolpata. Questi signori però si dimenticano che stando in consiglio comunale da più di 20 anni, sono proprio loro che in passato erano in maggioranza o opposizione. Per cui così facendo si incolpano da soli. Ripetiamo, i polignanesi potranno salvarsi solo azzerando in toto questa classe politica. Le colpe di questa situazione drammatica in cui ci troviamo sono bipartisan.
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