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Intervista a Ucifweb sul premio Flambo, la proposta di legge M5S sul benessere dei cavalli ed il futuro dell’Ippica
Intervista a Ucifweb sul premio Flambo, la proposta di legge M5S sul benessere dei cavalli ed il futuro dell’Ippica

Intervista: l’Ippica ed il benessere dei cavalli

– Si presenti

Giuseppe L’Abbate, pugliese di 30 anni, sono un portavoce alla Camera dei Deputati eletto nel MoVimento 5 Stelle di cui sono capogruppo nella Commissione Agricoltura.

– Come si è avvicinato al mondo equestre

Io sono praticamente nato in una casa in cui i cavalli non sono mai mancati. Anzi, a dire il vero, loro sono arrivati anche prima di me: mio padre, infatti, è da più di 40 anni che possiede cavalli da corsa, in particolare trottatori. Negli ultimi anni, a causa della forte crisi dell’ippica italiana, non abbiamo più cavalli.

– E’ stato protagonista del Premio Flambo, ci dica una sua impressione

È stato un evento bellissimo, organizzato molto bene ed in un uno scenario splendido. È importante avere questi tipi di eventi perché consentono di non dimenticare i fatti accaduti ma, soprattutto, cercano di sensibilizzare sempre più le persone a prendersi cura e ad amare i cavalli. Come ho sempre detto, io non riesco ad immaginare l’uomo senza al suo fianco il cavallo. Se oggi siamo arrivati qui, è anche grazie a lui.

– Ci parli della sua proposta di legge che riguarda la tutela dei cavalli

Le normative attualmente in vigore in materia di sicurezza e tutela del benessere degli animali – e in particolare degli equidi – presentano notevoli lacune, soprattutto se pensiamo alle condizioni di impiego dei cavalli nelle sempre più numerose manifestazioni popolari. Pertanto, è necessario provvedere a colmare questo vuoto normativo attraverso la predisposizione di norme in grado di assicurare, da un lato, la protezione d il benessere degli animali e, dall’altro, garantire il corretto svolgimento degli eventi.

Attualmente, la tutela degli equidi impiegati nelle manifestazioni popolari e nelle competizioni non ufficiali è affidata ad un’ordinanza ministeriale del 2014 che proroga e modifica precedenti ordinanze. Ma restano notevoli difficoltà nella stesura dei regolamenti che disciplinano le diverse manifestazioni: c’è bisogno di un quadro normativo chiaro e stabile nel tempo, che non lasci adito ad alcun “furbetto” in grado di mettere a rischio l’integrità fisica degli animali, soprattutto cavalli, dei fantini nonché degli spettatori con gravi incidenti come, troppo spesso, è accaduto in passato.

Ed ecco, appunto, questa proposta di legge per regolamentare il benessere dei cavalli, garantire la riuscita di eventi con una importante funzione sociale (in quanto consolidano il senso di appartenenza ad una data comunità), riducendo al minimo le probabilità di incidenti.

Al contempo, si procederà inoltre al riordino dell’anagrafe degli equidi: l’attuale impostazione, infatti, non permette un adeguato controllo sia sugli animali in vita, con la correlata esplosione del fenomeno dell’abbandono e della generazione del cosiddetto “randagismo equino”, sia sulla destinazione finale di quelli deceduti, come avvenuto recentemente in occasione di ritrovamenti di carni equine trattate riscontrate in prodotti alimentari.

– Un messaggio da trasmettere ai nostri iscritti

Un saluto a tutti i vostri iscritti che svolgono un compito nobilissimo. Credo che ormai siano maturi i tempi affinché la nostra società si evolva ed adotti strumenti legislativi tali da garantire il benessere di tutti gli equidi. Io sono a disposizione per qualsiasi suggerimento o proposta da portare avanti in Parlamento nell’interesse collettivo del nostro Paese.

Per approfondimenti:

Ucifweb

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