Intervista a “La Voce del Paese” (ed. Polignano) del 29.05.2013
1) Come commenta il risultato delle elezioni amministrative? Da destra e da sinistra si parla di declino e flop del MoVimento 5 Stelle. I dati non sono incoraggianti. Cosa non ha funzionato?
Quale flop? Il confronto tra elezioni politiche ed elezioni amministrative è una follia. Tutti sanno benissimo che si tratta di due votazioni completamente diverse tanto da avere anche leggi elettorali differenti. Nel primo caso c’è più voto di opinione, nel secondo c’è molto voto di scambio, infatti si vota l’amico, il parente, il datore di lavoro minacciando il licenziamento ecc. Il confronto che invece va fatto e che faziosamente nessuno fa è tra le amministrative del 2008 e quelle di oggi. Leggendo i dati oggettivi si vede chiaramente il netto consenso verso il m5s e il calo di PD e PDL (Prendiamo ad esempio Roma: PD 521.880 nel 2008, 267.605 nel 2013 praticamente -48%; PDL 559.559 nel 2008, 195.749 nel 2013 praticamente -65%; M5S 40.473 nel 2008, 130.635 nel 2013 praticamente +222%. Ovviamente ognuno è libero di negare anche l’evidenza dei numeri). Per giunta abbiamo messo dentro centinaia di consiglieri comunali che fungeranno da sentinelle e porteranno nei palazzi le istanze dei cittadini.
2) A Conversano si era impegnato in prima persona. Non ha portato fortuna; Fanelli è fermo al 5% (dato provvisorio)….
Impegnato in prima persona? Questa è stravecchia politica! Ogni gruppo si occupa dei temi della propria città, io ho solo dato a loro la possibilità di avere un po’ più di spazio per l’ultimo comizio. Una lista fatta di ragazzi non ammanicati a nessuna lobby di potere e che si presenta per la prima volta alla città contro una filza di liste e listecciuole civetta, ha ottenuto un bel successo. Certo è un peccato non aver preso neanche un consigliere ma la cosa importante è quella di aver interrato il seme di cambiamento che sicuramente andrà avanti.
3) La base del MoVimento è inferocita. Molti commenti sul blog sono contro Grillo e Casaleggio, accusati di tenere ingabbiato il movimento. Zaccagnini suggerisce: “Rivedere la strategia”. Condivide?
Quale è per voi la base del movimento? Chiunque può commentare su un blog, quindi perché confondete i commenti con la base del movimento. Sarebbe come confondere i commenti al vostro sito online con la vostra linea editoriale: condividereste? Noi ci aspettavamo questo risultato perché sappiamo le dinamiche delle elezioni amministrative.
4) Peggio è andata a Monopoli. Il Movimento non si è presentato all’appuntamento elettorale. Non crede sia stato un errore non candidarsi?
Ripeto che ogni gruppo locale decide cosa fare. Certamente è un peccato non essersi presentati con una lista 5 Stelle.
5) Molti polignanesi l’hanno scelta come candidato sindaco (ben 9% e quasi 1100 voti). Prima lista a Polignano alle ultime elezioni politiche. Lei segue il suo elettorato? Ha il contatto con questo dato di realtà?
Non esiste un elettorato, questa è sempre vecchia politica. Non esistono i voti di qualcuno o di qualcun altro. Ragionare secondo i pacchetti di voti da conservare a tutti i costi con favoritismi di facciata ed altri meschini giochetti non rientra nella mia cultura. Io seguo sempre quelle che sono le dinamiche del mio paese e sono tranquillo perché so di appartenere ad un gruppo di ragazzi in gamba e preparati. D’altronde leggendo le pagine del suo stesso giornale può constatare l’ottimo lavoro che portano avanti. Sono stati loro che per primi parlavano di bilancio e di residui attivi ed abbiamo visto come è andato a finire. Sono stati loro ad ammonire l’Amministrazione che non voleva partire subito con il coinvolgimento delle scuole sulla raccolta differenziata: e hanno visto tutti, compresi voi, il repentino cambio di rotta di cui ne andiamo fieri. E questo solo per citarvi due argomenti solamente..
6) Quali provvedimenti prenderà Grillo in base al risultato?
Nessun provvedimento, continueremo a lavorare costantemente come abbiamo fatto. Speriamo solo in una maggiore onestà intellettuale da parte dei media dato che non fanno passare nulla di tutto il nostro lavoro.