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Intervista a La Voce del Paese del 18.03.2015
Intervista a La Voce del Paese del 18.03.2015

Intervista: da mister B. alle prossime elezioni regionali

Intervista a La Voce del Paese ed. Polignano del 18.03.2015

 

  • Cominciamo da Polignano. Che ne pensate di un ritorno in politica di Simone Di Giorgio e della sua ormai quasi certa candidatura a consigliere regionale?

Se gliel’ha prescritto il medico…i polignanesi dovranno sorbirsi anche questa. Per il Movimento 5 Stelle due mandati a qualsiasi livello sono più che sufficienti. Dopodiché si può continuare a dare il proprio contributo senza sedersi sulle poltrone.

  • Quali obiettivi invece vi siete prefissati come M5S in Puglia? Che percentuale vi aspettate?

L’unico obiettivo che ci siamo prefissati è quello di migliorare la condizione dei pugliesi e della Puglia: al centro del nostro programma ci sono il lavoro ed il reddito minimo. Lo faremo, indipendentemente dal risultato elettorale, sia da maggioranza che eventualmente da opposizione, in Regione o nelle piazze, proprio come facciamo adesso anche da forza extra-consiliare. Abbiamo redatto il nostro programma insieme ai cittadini con una serie di gruppi di lavoro. In Puglia ambiente, turismo, lavoro, reddito e salute del cittadino sono stati portati in una situazione di equilibrio precario da decenni di investimenti sbagliati, spesso condizionati dalla corruzione, che da sola, nel 2013, è costata 30 milioni di euro alla nostra regione. Proponiamo una totale riconversione economica della Puglia, che spinga noi cittadini a tornare ed a non partire, mettendo a disposizione anche il taglio degli stipendi, dei portavoce del M5S, per il Microcredito, che permetterà a tante nuove imprese di nascere ed ai nostri giovani di poter restare nella propria terra.

  • Dateci delle ragioni per cui non votare Schittulli. E Emiliano.

Entrambi sono espressione delle forze che finora hanno mosso le leve di Regione, Provincia e del Comune di Bari. Se verranno riconfermati vuol dire che secondo i pugliesi va tutto bene. Guardando la situazione degli ospedali, dei trasporti e della tutela ambientale ci sembra che così non è. Se poi si considera che il partito di Vendola dopo 10 anni di governo della regione non ha neanche il coraggio di ripresentarsi col proprio simbolo, ma di camuffarsi con una lista civica, penso non serva aggiungere altro. È giunto il momento di guardare agli interessi dei pugliesi e non a quelli dei soliti amici, visto che ormai la disoccupazione ed il degrado nella nostra regione sono giunti a livelli record.

  • L’assoluzione di Berlusconi quali scenari apre a Roma? Dobbiamo aspettarci un suo ritorno?

Berlusconi ha fondato un partito con il beneplacito di Cosa Nostra. È sceso in politica solamente per non scendere in una cella di un carcere. Ha contratto un “patto di non belligeranza” con la mafia (patto per la cui intermediazione criminale Dell’Utri è in carcere). Ha impoverito il paese. Ha realizzato una delle più indegne frodi fiscali della storia italiana (e per quello è stato sbattuto fuori dal Senato). Finché non verrà approvata una legge seria sul conflitto di interessi e sulla corruzione (le nostre proposte sono già depositate in parlamento, in attesa di essere discusse) il nostro Paese sarà sempre soggiogato dai “Berlusconi” di ieri e di oggi. In questi giorni hanno arrestato altri quattro uomini dello Stato per corruzione sugli appalti di Expo e Tav. Le grandi opere inutili volute da quei partiti che da venti anni si spartiscono i mega appalti tra bustarelle e favoritismi. Ecco perché non si fa una legge anticorruzione in Italia. Finirebbero di fare business.

  • Oltre allo stipendio, sareste disposti a cedere parte o tutta la pensione che vi sarà assicurata a vita dopo i 5 anni di mandato? Oppure come intendete investirla?

Da questa legislatura non esiste più il vitalizio, in stile Cicciolina per intenderci, per i parlamentari ma si è passati al sistema di calcolo della pensione in base ai contributi effettivamente versati come avviene per la generalità dei lavoratori. Ricordiamo che il nostro gruppo ha già rinunciano a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, rinunciamo al TFR e ci dimezziamo gli stipendi, che insieme alla parte di diaria non utilizzata vanno a finire in un fondo per il Microcredito atto a finanziare le piccole e medie imprese. Domenica 29 ne parleremo in Piazza Aldo Moro.

  • Altre novità?

Dopo l’ennesimo scandalo Expo e Tav, il Ministro delle infrastrutture del Governo Renzi risulta coinvolto. Ancora una volta.  Se Lupi si dimettesse cadrebbe il Governo. Se restasse, cadrebbero invece gli ultimi brandelli di decenza rimasti alle istituzioni di questo Paese. Ancora una volta Renzi sceglie le supercazzole, invece, di far dimettere il suo ministro. Sceglie la poltrona (che non si è mai guadagnato con libere elezioni) e rottama la legalità. Lo slogan dell’Expo sarebbe indicato modificarlo in: nutrire i corrotti, nutriti i partiti, affamare gli onesti. Il M5S, ovviamente, in questo schifo non c’è. Gli unici, ancora una volta, a starne fuori.

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