Intervista a “La Voce del Paese” del 25.09.2014
- Avete ricevuto ringraziamenti per aver restituito parte del compenso? Da ambienti politici, oltre che della società civile? Magari da politici da cui non ve l’aspettavate…
Non ci interessa ricevere ringraziamenti. La cosa che veramente ci interessa è che gli imprenditori polignanesi vengano a conoscenza di questa opportunità. Per questo, il compito dei media è fondamentale.
- Come fate a sostenervi con il restante compenso, in una città come Roma?
Sicuramente viviamo in una situazione agiata rispetto a molti altri cittadini. Tuttavia, abbiamo usato piccoli accorgimenti per risparmiare quanto possibile. Per esempio, abbiamo fatto l’abbonamento annuale ai trasporti locali piuttosto che pagare i mezzi di volta in volta, in modo tale da spendere circa un terzo di quanto spenderemmo normalmente. Tutto quello che risparmiamo, siamo felici di restituirlo ai cittadini.
- Qualcuno, anche da Polignano, dovrebbe prendere esempio da voi? Non solo dal mondo politico intendo…
Anche a Polignano la politica potrebbe darsi un bel taglio. Gli amministratori 5 stelle lo fanno. Il Sindaco di Bagheria, ad esempio, eletto lo scorso giugno, ha rinunciato all’emolumento dei primi sei mesi di mandato per poi ridurlo dal settimo mese del 30%. Analoga riduzione è stata disposta per gli assessori. I soldi risparmiati vengono così conferiti in un “Fondo di solidarietà” per le emergenze sociali. I sindaci di Assemini (Cagliari) e Ragusa sono riusciti ad esentare i propri cittadini dal pagamento della Tasi tagliando spese economali, spese postali, spese di carburante e le spese manutenzione mezzi. Cosa ne pensa l’Amministrazione Vitto di tutto ciò? Provate a chiederglielo…
- Ci sono argomenti che vi accomunano a Renzi e al PD che lotta contro le ideologie sindacali? Per esempio, nel dibattito sul lavoro, vi sentite più vicini a Renzi, o alla Camusso?
In questo momento ci sentiamo più vicini ai lavoratori e, soprattutto, ai non-lavoratori. L’Italia ha un problema di domanda e non di offerta, per cui queste misure porteranno ancora di più l’Italia in recessione. Gli italiani chiedono lavoro e la politica si interroga sul modo di licenziare. Noi non saremo complici della distruzione dei diritti dei lavoratori.
- Il dibattito sull’Italicum sembra scomparso. Che sta succedendo?
L’Italicum è già uscito dal programma di Renzi. Per i partiti, la legge elettorale non è più una priorità: questo perché vogliono blindarsi fino al 2018. Dato che Napolitano non ha nessuna intenzione di mandare gli italiani al voto con la legge elettorale uscita dalla Consulta, i partiti per assicurarsi la poltrona fino a fine mandato semplicemente non approvano una nuova legge elettorale. Per adesso il patto del Nazareno prevede altre priorità.
- Che ne pensate della querela di Vendola contro Grillo?
Vendola è uno degli ultimi baluardi ancora in auge (ancora per poco) che fa dell’ipocrisia e delle chiacchiere le sue uniche armi. A parole difende tutto e tutti, nei fatti poi si dimostra perfettamente integrato nel sistema che ha ridotto l’Italia e la Puglia in queste condizioni. La vicenda Ilva ed il dibattito sterile su dove far approdare il gasdotto TAP ne sono i più limpidi esempi. Beppe Grillo è una persona vera che ha detto per l’ennesima volta ai cittadini le cose come stanno. Ma si sa, la verità fa male, soprattutto ai politici di professione come Vendola.
- A che punto è il progetto di democrazia diretta? Ci sono critiche che parlano ormai di un mito tramontato…
In un paese che ha perso la democrazia da 20 anni portare la democrazia diretta è un lavoro arduo. Noi lo stiamo facendo. Siamo l’unica forza politica che prima di depositare una proposta di legge la fa discutere in rete per fare partecipare i cittadini alla stesura. Sicuramente il percorso per arrivare alla piena democrazia diretta è lungo e tortuoso ma crediamo di essere sulla giusta via.
- La vostra opinione sul bilancio a Polignano…
Perché c’è un bilancio? Al momento non è ancora stato approvato nulla ma dovrebbe approdare in Consiglio per l’approvazione nella mattina del prossimo 26 settembre. L’unica certezza è che sono in confusione totale. Aumentano le tasse senza che ce ne sia il bisogno. Adesso sembrano che stiano facendo marcia indietro su altri balzelli comunali. E dire che dai palchi in campagna elettorale dicevano di avere “il giusto mix di gioventù e di competenze”…