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Intervista a "Il Tacco d'Italia" del 17.07.2013
Intervista a "Il Tacco d'Italia" del 17.07.2013

Intervista: 3 mesi a Montecitorio

Intervista Tacco d’Italia del 17.07.2013

  1. Il Capogruppo del M5S al Senato, Morra nei giorni scorsi ha fatto riferimento ad una possibile “fiducia ad un governo PD”. In caso di crisi delle “larghe intese” voi sareste pronti a governare assieme al Partito Democratico?


Bisogna vedere se il Partito Democratico è pronto per governare con noi, dato che fa tutto il contrario di quello che ha affermato in campagna elettorale nonché afferma tuttora di voler fare. Diciamo che tra la “teoria PD” e la “pratica PD” ci passa
un oceano! Alla mozione Giachetti per abolire il porcellum, tanto criticato a parole, sono mancati proprio i voti del suo stesso partito per l’approvazione. Noi siamo pronti a governare il Paese e se il PD appone la propria firma sulle proposte di legge dei 20 punti del nostro programma, per noi fondamentali, si può iniziare a parlare.

  1. Quali risultati avete raggiunto in questi primi tre mesi in Parlamento? Pensate di aver commesso degli errori?


Siamo umani, siamo cittadini come tutti e gli errori fanno parte della natura umana. Questi, invece, alcuni dei risultati ottenuti a favore dei cittadini italiani nei nostri primi tre mesi in Parlamento all’opposizione: la tutela della vera agricoltura del Belpaese con il no agli Organismi Geneticamente Modificati, la destinazione prima agli imprenditori e poi alle banche dei 40 miliardi di euro di debiti della pubblica amministrazione, l’ecobonus per l’aumento degli incentivi di riqualificazione energetica delle abitazioni sino al 65%, il blocco dei tagli alla ricerca e alla divulgazione scientifica, la sospensione delle cartelle esattoriali per chi vanta crediti verso la pubblica amministrazione, la risoluzione per l’installazione di barriere salvamotociclisti contro i guard-rail killer, la mozione sul rischio idrogeologico che permette ai Comuni di sforare il Patto di Stabilità per opere di prevenzione e ripristino. Abbiamo presentato il 75% dei nostri 20 punti del programma come promesso in campagna elettorale: con l’appoggio dei cittadini italiani possiamo fare pressioni per ottenerne l’approvazione. 

  1. Da uomo delle Istituzioni è cambiata la sua percezione del Parlamento in questi mesi?

Se prima avevo la sensazione dell’impotenza del Parlamento, ora ne ho la triste certezza dovuta all’enorme mole di decreti legge emanati dal Governo. Un modo di fare politica che esautora le Camere e che costringe i singoli gruppi parlamentari ad una serie di emendamenti per metter riparo agli incompleti decreti che, peraltro, rallentano il lavoro legislativo. Giorno dopo giorno, inoltre, scopriamo gli immensi sprechi della macchina amministrativa e burocratica a cui cerchiamo quotidianamente di porre rimedio.

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