Il trullo nell’androne di casa del complesso della Palermo Costruzioni, lecito per legge a quanto pare per carità, è comunque l’apoteosi dell’incompetenza e della speculazione, l’emblema di come l’attuale Amministrazione Vitto e le precedenti Giunte a Palazzo di Città hanno inteso lo sviluppo urbanistico della nostra Polignano, quella che molti amano definire “Perla dell’Adriatico”.
Parliamo di un quartiere – denominato B4 Monticello – in via San Vito dove una amministrazione attenta all’immagine turistica e paesaggistica avrebbe posto una attenzione massima, essendo proprio dirimpetto alla costa nord, e che invece ha rilevato tutta la superficialità di gestione del “bene comune” da parte di un Primo Cittadino che – stando proprio alle voci riportate dal vostro quotidiano – gli altri Sindaci vorrebbero persino alla guida dell’Anci Puglia: per quali “meriti” chissà!
Un nuovo quartiere – molto atteso da tanti polignanesi che vivono sempre più con ansia e preoccupazione il problema “casa” ma che sembra più rivolto ai turisti ed a chi vorrà la cosiddetta “casa al mare” – dove l’Amministrazione Vitto ha concesso i permessi di costruire prima ancora di aver completato l’iter di esproprio, dove mancano le strade e la viabilità in generale, dove si è concesso alle imprese private di finanziare la realizzazione delle opere di urbanizzazione che dovrebbero appartenere al pubblico, come gli stessi ex consiglieri di maggioranza hanno denunciato in interrogazioni sinora senza risposta. Carte che dovrebbero essere anche in Procura.
Nella B4 Monticello non sono mancati persino i ricorsi al Tar di alcune ditte costruttrici contro il Comune e contro diversi privati e altre imprese, chiamando in causa anche la Sovrintendenza ed il Ministero dei Beni Culturali per l’affastellarsi di costruzioni, ma che – stando alle informazioni in nostro possesso – non hanno portato che ad un nulla di fatto.
Di certo c’è che qui ci ritroviamo un nuovo pezzo di Polignano che avrà una potenziale densità abitativa molto elevata e che non “respira” non essendoci strade e spazi pubblici. Al Sindaco e alla sua Giunta, autori di questa incredibile matassa, l’onere di sbloccarla: ai polignanesi e agli amanti del bel paesaggio, purtroppo, rimarranno i risultati di una gestione pubblica disastrosa che non ha saputo andare incontro agli interessi privati, conciliandoli con il futuro che Polignano merita. Né si può pretendere che sia la singola impresa – la cui mission è fare profitti, in maniera legale s’intende chiaramente – a farsi carico della tutela del paesaggio e della bellezza naturale.
Buon trullo nell’androne a tutti!

Il Corriere del Mezzogiorno – 27.10.2016

Il Corriere del Mezzogiorno – 27.10.2016
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