Lunedì 25 marzo dovrebbe iniziare l’iter parlamentare del cosiddetto Decreto emergenze che punta a risolvere le crisi del comparto lattiero-caseario in Sardegna, dell’olivicoltura in Puglia e di quello agrumicolo in Sicilia. Il decreto, che ha visto un ulteriore passaggio in Consiglio dei Ministri per alcune implementazioni inerenti a misure per Genova, vedrà come relatore il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella (M5S). Ben quattro gli articoli che interessano direttamente la Puglia: l’art. 6 sulle gelate 2018, l’art. 7 sul sostegno all’olivicoltura, l’art. 8 sull’emergenza Xylella e l’art. 10 sul Fondo di Solidarietà Nazionale.
Alle chiacchiere starnazzate di una opposizione che ci ha lasciato un’Italia in macerie rispondiamo, come è nostra consuetudine, con i fatti. Purtroppo oltre a dover affrontare le innumerevoli problematiche irrisolte in anni di inconcludenza a guida PD, dobbiamo subire pure gli strali di personaggetti politici in cerca d’autore. La situazione odierna, causata dalle inefficienze del passato sia a livello nazionale che regionale, ci impone un patto col territorio, a tutti i livelli, per preservare il comparto olivicolo italiano e il patrimonio paesaggistico dall’inestimabile valore. Ricordiamoci che l’Italia è a rischio sanzione dalla Commissione europea che è stata costretta ad aprire una procedura d’infrazione per suonare la sveglia. Ora, con il cambio di rotta, potremo battere cassa a Bruxelles per chiedere i doverosi e necessari aiuti economici.
Il decreto consentirà alle imprese agricole dei territori pugliesi danneggiati dalle gelate eccezionali del febbraio-marzo 2018 e che non hanno sottoscritto le relative polizze assicurative di accedere comunque, in deroga, agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva. Pertanto potranno beneficiare di contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato l’evento ed in quello successivo, della proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell’anno in cui si è verificato l’evento calamitoso e di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. Il numero dei potenziali beneficiari è di circa 25mila unità. Ciò comporterà anche l’attivazione di ulteriori misure di aiuto a carico di fondi europei destinati al ripristino della potenzialità produttiva, come la misura 5.2 del PSR Puglia.
L’art. 7, poi, contiene misure a sostegno delle imprese del settore olivicolo-oleario che stanno affrontando un periodo di crisi come evidenzia la stessa Ismea. Pertanto viene concesso alle imprese del settore un’agevolazione in regime “de minimis” (pertanto massimo 25.000 euro nel triennio) destinato alla copertura totale o parziale dei costi per gli interessi dovuti per l’anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese al 31.12.2018 nei limiti del plafond di 5 milioni di euro. Stime parlando di un sostegno medio ad impresa pari a circa 6.500 euro per 770 imprese.
L’art. 8, invece, contiene disposizioni che consentono di fronteggiare l’emergenza Xylella fastidiosa, agevolando l’applicazione immediata delle misure fitosanitarie in deroga a eventuali vincoli territoriali, ambientali, paesaggisti e architettonici presenti sul territorio. Ad oggi si può contare su una dotazione per il 2019 di 4,4 milioni di euro da trasferire alle imprese e alle amministrazioni messi a disposizione dalla Regione Puglia, che si vanno ad aggiungere ai 20 milioni di euro già stanziati nell’ambito del PSR, ai 2 milioni di euro per la ricerca, ai 32 milioni di euro per il sostegno agli investimenti delle aziende olivicole in area infetta, ai 12 milioni di euro per compensare i danni da calamità in favore dei produttori dei 97 comuni coinvolti nell’istruttoria delle domande al Fondo di Solidarietà Nazionale e, poi, ai 5 milioni di euro per il bando a sportello, attivato dal mese di maggio 2017, per l’allungamento del periodo di ammortamento dei mutui contratti dalle aziende olivicole e dai frantoi in area infetta per un periodo pari al 100% della durata residua, inferiore agli otto anni. Mentre per il Piano di intervento per il rilancio del settore agricolo e agroalimentare nei territori colpiti da Xylella redatto dal Ministero delle Politiche Agricole le risorse a disposizione ammontano a 100,65 milioni di euro: 48,05 milioni del Mipaaft (di cui 30 dei 100 stanziati dal ministro del Sud Barbara Lezzi a valere sul FSC) e 52,6 milioni di euro della Regione Puglia.
Infine, la dotazione del Fondo di Solidarietà Nazionale viene rifinanziata con ulteriori 20 milioni di euro per l’anno 2019.
*** AGGIORNAMENTO 29 MARZO 2019 ***
Come avevamo promesso, il decreto emergenze contenente le misure di contrasto all’avanzata del batterio da quarantena Xylella fastidiosa e di sostegno all’olivicoltura per l’altro dramma relativo alle gelate del febbraio-marzo 2018 è approdato alla Camera. Dalla prossima settimana inizierà il ciclo di audizioni delle diverse associazioni agricole e dell’assessore alle politiche agricole Leonardo Di Gioia, in rappresentanza della Conferenza Stato-Regioni. Cercheremo di compiere un iter accelerato e di portare a termine quanto prima i lavori per rispondere al mondo olivicolo pugliese che giustamente reclama sostegno e attenzione da tempo. Questo Governo intende lavorare per l’olivicoltura nazionale, e pugliese in particolare, con i fatti: dai fondi messi in campo per il piano d’azione contro la Xylella, al piano olivicolo atteso da trent’anni in Italia che deve servire a riguadagnare quelle posizioni perse nel passato a vantaggio di Spagna, Grecia e Tunisia. Rinnoviamo l’invito a tutte le Istituzioni e gli stakeholder: solo con un patto sul territorio potremo cercare di dare un futuro migliore all’olivicoltura pugliese, altrimenti la Xylella avanzerà incontrastata. C’è bisogno dell’impegno di tutti, ognuno per la propria competenza: il Governo Conte sia con i fondi messi a disposizione dal Ministro per il Sud Barbara Lezzi sia con l’impegno del ministro Gian Marco Centinaio e della sottosegretaria Alessandra Pesce sta dimostrando concretamente di voler affrontare le questioni sul tavolo.
*** AGGIORNAMENTO 01 APRILE 2019 ***
Riunione al Ministero dello Sviluppo economico con il vicepremier Luigi Di Maio, il sottosegretario alle Politiche Agricole Alessandra Pesce, le associazioni di categoria, i gilet arancioni e l’assessore regionale Leonardo Di Gioia.
Per fronteggiare l’annus horribilis dell’olivicoltura che tra gelate e Xylella ha perso fatturato e giornate lavorative, con danni enormi per intere comunità, l’impegno del Governo Conte continua in maniera costante. Dopo i fondi messi a disposizione dal ministro del Sud Barbara Lezzi ed al piano predisposto dal ministro delle politiche agricole Centinaio, con il vicepremier Luigi Di Maio affronteremo la questione relativa ai braccianti trovatisi senza lavoro e che rischiano, pertanto, di perdere anche la “disoccupazione agricola”. SI tratta di cifre che, seppur non esorbitanti, in questi territori risultano importante e fanno la differenza. Dobbiamo evitare che un dramma imprenditoriale ed agricolo si tramuti in un dramma sociale. Allo stesso tempo, siamo al lavoro con il Ministero dello Sviluppo economico per comprendere quale misura attuare a sostegno dei frantoi rimasti inoperosi.






Per approfondimenti:
Giovinazzo Viva
L’Attacco
RuvoLive
Brindisi Libera
Corriere PL
Agora Blog
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