Home / NEWS / Giustizia: chiusura tribunali, fibrillazione in Puglia
Per il M5S una scelta incredibile che taglia i tribunali a danno dei cittadini senza risparmiare concretamente
Per il M5S una scelta incredibile che taglia i tribunali a danno dei cittadini senza risparmiare concretamente

Giustizia: chiusura tribunali, fibrillazione in Puglia

È in dirittura d’arrivo la scadenza dei termini per i ricorsi al TAR sulle chiusure delle sezioni distaccate dei tribunali italiani. La geografia giudiziaria pugliese è stata letteralmente stravolta: e se nel Salento è già stato accolto il ricorso di Casarano al TAR Lecce e sono stati depositati, o in dirittura d’arrivo, quelli per Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Tricase, Galatina e Campi Salentina, non va meglio nella Terra di Bari dove rimarrebbero aperte solamente 3 sezioni distaccate su 7 (Altamura, Modugno e Rutigliano).

Una scelta incredibile quella del Ministro Cancellieri che continua nell’assurda politica iniziata da Monti di tagliare le spese, non individuando quelle inutili bensì eliminando direttamente il servizio ai cittadini. Il sistema giudiziario italiano è al collasso e questo sembra il colpo di grazia: si è voluto “risolvere”, senza riuscirci e ce lo dimostrano i soggetti coinvolti nonché lo dimostreranno i fatti, mettendo mano “a valle” pur di non intaccare i soliti interessi “a monte”. Il solo caso della struttura di Rutigliano preferita a Monopoli è l’emblema di un lavoro condotto in maniera sommaria e senza la benché minima ratio.

È stato presentato proprio ieri, infatti, il ricorso al TAR da parte dell’Associazione degli Avvocati di Monopoli e Polignano (con i rispettivi Comuni di appartenenza) che si ritroveranno stamane dalle 9.30 alle 12.30 nel piazzale antistante il Tribunale di Monopoli: gli avvocati, assieme al personale in servizio, hanno organizzato un sit-in di protesta contro la decisione del Ministero. Una decisione – si legge nel testo del ricorso – presa tramite decreto datato 08.08.2013 dal Ministero della Giustizia (che autorizza per altri 5 anni 3 delle 7 strutture soppresse dal D.Lgs. 155/2012, attuazione della legge 148/2011 denominato “La nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero”) ritenuto illegittimo per diversi fattori. Viola l’art. 3 della Legge 20/1994 ovvero è stata data l’efficacia esecutiva al decreto senza il preventivo controllo della Corte dei Conti. Viola l’art. 8 del D.Lgs. 155/2012, o meglio lo travisa, dato che non fornisce alcun elemento tecnico-contabile a giustificare la scelta, in difetto dei quali verrebbe meno la ragione della soppressione delle sedi distaccate che lo stesso D.Lgs. non vincola per limiti di struttura accorpabili, mettendo solo un vincolo temporale di 5 anni. Infine, è stata omessa la concertazione con le amministrazioni locali (art. 8, comma 2, D.Lgs. 155/2012). E proprio il Comune di Monopoli, con una lettera datata 10.04.2013, ha espressamente manifestato parere favorevole all’utilizzo dell’immobile comunale al servizio del Tribunale per il tempo ritenuto necessario dal Ministero, realizzando quelle piccole opere indispensabili (condizionatori e cablaggio del, sinora non utilizzato, quinto piano).

La sede di Rutigliano è composta dalla nuova struttura, che resterebbe destinata al contenzioso già esistente, e la vecchia ala che, invece, sarebbe destinata a quello delle sezioni soppresse di Monopoli e Putignano. La sala interrata, attualmente utilizzata come archivio, diverrà sala d’udienza. Si prevedono, poi, notevoli spese per adeguare la struttura e, considerati i tempi dei trasferimenti dei fascicoli, la necessità di riorganizzare il ruolo, rifissare le udienze, notificare i provvedimenti di rifissazione delle cause, si rischia di fermare le cause per almeno due anni, concretizzando una interruzione di pubblico servizio in palese violazione della Costituzione. Se sono sicuri di risparmiare sui fitti e sulle bollette, vedremo se lo Stato ci rimetterà in termini di risarcimento ex-legge Pinto visto che adesso, con tutte le sezioni distaccate aperte, una sentenza del Tribunale (ossia di primo grado rispetto ai tre gradi previsti) arriva, in media, dopo circa 6-7 anni. Una Riforma della Geografia Giudiziaria su cui la Commissione Giustizia del MoVimento 5 Stelle è già intervenuta, sin dalla scorsa primavera, chiedendo la sospensiva al Ministro Cancellieri che, però, non ne ha voluto sapere.

Contattami