Martedì 1° luglio dovrebbe esprimersi il Consiglio di Stato in merito al contenzioso tra il Comune di Polignano a Mare e l’Enel per l’ormai ben nota “questione elettrodotto Italia-Albania”, che da Porto Romano a Durres giungerà sino a Casamassima. Il condizionale è d’obbligo dato che già una volta il Consiglio di Stato ha rinviato la sentenza. Per farla breve, da una parte c’è il Comune di Polignano che, dopo non aver dato nessun parere al progetto (è questo ciò che emerge dalla documentazione del Ministero delle Attività Produttive e della Regione Puglia), chiede a gran voce di modificare il percorso nonché l’approdo dell’elettrodotto. Dall’altra la società privata che, invece, facendo leva sulle tecnologie all’avanguardia ed a suo dire per nulla invasive, chiede di poter continuare nella realizzazione del progetto, così come è stato approvato dagli enti locali pugliesi e dal Ministero.

Settimanale BLU – 01.07.2015
Qualunque sarà la decisione del Consiglio di Stato, si tratterà comunque di una sconfitta per i cittadini. Il progetto di costruzione dell’elettrodotto poteva essere fermato se solo gli Amministratori di Polignano non avessero fatto finta di nulla ed avessero ribadito il loro ‘no’ al progetto in tempo debito. Oggi, come sempre, ci ritroviamo ad inseguire un problema per ottenere al massimo uno spostamento del percorso. Praticamente una vittoria di Pirro o cadmea”.
“Abbiamo chiesto più volte agli Amministratori di Polignano di far conoscere il percorso alternativo che è stato suggerito all’Enel, ma non abbiamo mai ottenuto risposta. Questo modo di amministrare un Paese è pessimo – dichiarano gli Attivisti M5S di Polignano – prima si dorme quando c’è da intervenire e poi si cerca di mettere una toppa senza coinvolgere minimamente i cittadini. Noi ci siamo battuti fin da subito per impedire la costruzione dell’elettrodotto, semplicemente perché si tratta di un’opera inutile. La Puglia non ha bisogno di ulteriore energia, dato che ne produce il triplo del proprio fabbisogno da fonti rinnovabili. La Puglia, come tutta l’Italia, ha bisogno di un piano energetico che porterebbe sviluppo, lavoro e riduzione dei costi delle bollette. Evidentemente – concludono gli Attivisti 5 Stelle – gli interessi dei nostri amministratori sono ben altri”.
Leggi l’interrogazione parlamentare e la risposta del Governo sull’elettrodotto Albania-Italia: http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_siAtto&idLegislatura=17&ramo=C&idDocumento=5/01799