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Nuova interrogazione del M5S per comprendere se le promesse del Ministro dell’Ambiente Orlando sono state mantenute e quali azioni verranno intraprese
Nuova interrogazione del M5S per comprendere se le promesse del Ministro dell’Ambiente Orlando sono state mantenute e quali azioni verranno intraprese

Discarica Martucci: il M5S chiama il Ministro Orlando

Il caso segnalato dagli Onorevoli interroganti è all’attenzione del Ministero. Infatti, nell’ambito del suddetto procedimento penale, questa Amministrazione, seppure erroneamente non ancora individuata quale persona offesa, ha interesse alla costituzione di parte civile nel processo in quanto titolare del diritto al risarcimento del danno ambientale cagionato. Pertanto, al fine di poter partecipare attivamente alle disposte operazioni peritali, attraverso la nomina di un consulente tecnico di parte, con nota del 4 settembre 2013 ha richiesto ad ISPRA di indicare i riferimenti di un funzionario che possa assumere il suddetto incarico. Sarà, quindi, cura del Ministero procedere, in coordinamento con il Commissario delegato nonché con il supporto dell’Avvocatura dello Stato, ad ogni utile iniziativa per la salvaguardia dell’interesse erariale”.

 

 

Questa la risposta che il Sottosegretario all’Ambiente Marco Flavio Cirillo mi dette il 17 settembre scorso. Successivamente il Ministero ha comunicato i due consulenti di parte dell’Ispra: l’Ing. Leonardo Arru e la dott.ssa Patrizia Scotto Di Carlo. Un incarico e una presa di posizione nel procedimento penale in corso sulla megadiscarica Martucci atteso e preteso. Oggi, con tutte le perizie di parte consegnate e in attesa che l’11 febbraio prossimo venga svolta l’udienza sull’incidente probatorio sulla “Vasca A” richiesto dalla “Progetto Ambiente Bari 5”, società titolare degli impianti, e che la Regione Puglia vorrebbe rimettere in sesto per riaprire, torno ad interrogare il Ministro Orlando per portare a conoscenza delle comunità coinvolte del sudest barese il lavoro effettuato (o meno) dal Ministero dell’Ambiente, dai funzionari dell’Ispra e quali elementi utili ai fini di giustizia e della salvaguardia dell’ambiente e della salute sono stati prodotti nonché quale strategia intende adottare il Ministero interrogato in vista dell’udienza del prossimo 11 febbraio.

Noi siamo abituati a fare quel che diciamo. Vediamo, dunque, come ha lavorato il Ministero. I cittadini sono stanchi di frasi vacue e promesse non mantenute: vogliono fatti.

Qui l’interrogazione parlamentare

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