Dopo il nuovo intervento dei Carabinieri del Noe presso la megadiscarica Martucci di Conversano, con il sequestro dei tre pozzi adiacenti alla vasca di soccorso disposto dal gip Mastrolilli, contesto le “soluzioni” preventivate dalla Giunta Vendola per risolvere la gravosa questione della Terra di Bari.
Francamente non capisco quale sia il gioco a cui sta giocando l’Assessore Nicastro e tutta la Giunta Vendola. Dinanzi all’evidenza, dinanzi a prove lampanti ed eclatanti, si continua a parlare di ripristino della nuova discarica. Parliamo ancora di “accertamenti tecnici preventivi”: in pratica si ammette di aver dormito, ci si desta in totale ritardo e si compiono i passi in maniera mogia come se nulla fosse accaduto nel frattempo! A loro dire basterebbe “riportare al giusto spessore lo strato di argilla e ripristinare il telo di protezione delle due vasche”. Ma sanno di cosa stanno parlando? Sono coscienti che Magistratura e gli organi di controllo hanno praticamente dichiarato che le falde acquifere sono inquinate? Hanno idea del significato e delle conseguenze a cui lasciano intendere queste parole o vivono in un iperuranio dove la Puglia è la regione più “ecologica” d’Italia? Perché a quanto ci risulta ad esempio, stando al Report di Ecoway, dal 2005 ad oggi il livello delle emissioni verificate di gas ad effetto serra non ha fatto altro che aumentare.
La soluzione non risiede in una riapertura del nuovo Lotto della discarica Martucci: una posizione che si allinea a quella dei comitati cittadini sorti a Mola e Conversano. Non c’è una vecchia o nuova discarica: la megadiscarica Martucci insiste, coi suoi diversi lotti e vasche di soccorso, nella medesima località, un tempo chiamata “Conca d’Oro” per la fertilità e la bontà del terreno. Non basteranno un paio di interventi per sistemare una situazione che è oramai giunta ad un evidente punto di non ritorno, come testimoniano le indagini in corso. A questo punto ci chiediamo: è questo il modo con cui la Regione Puglia vuole gestire i rifiuti? Continuando a portare tutto in discarica? Se è questa la preparazione e la propensione all’ambiente di Vendola, gli suggeriamo per coerenza ed onestà di togliere il termine “Ecologia” dal suo vessillo di partito: che si abbia almeno la dignità di non prendere per i fondelli la nostra gente!”. Una possibile soluzione alla vicenda c’è, perché i rifiuti nell’attuale società non sono un problema che si può nascondere sotto il tappeto.
Ormai tutto il mondo sta attuando la Strategia Rifiuti Zero, l’unica in grado di garantire una gestione dei rifiuti che riduce ed evita il conferimento in discarica. Tra i migliori esempi al mondo San Francisco in California mentre in Italia, il Comune di Capannori (in provincia di Lucca) di “appena” 46.000 abitanti ha raggiunto il 90% di raccolta differenziata: un paese dove non esistono cassonetti. In tutto lo Stivale, invece, al 27 marzo 2012 sono 72 i comuni aderenti alla Strategia Rifiuti Zero, teorizzata dal prof. Paul Connett, docente della St. Lawrence University, per un bacino complessivo di oltre 2 milioni di abitanti. Invitiamo, dunque, l’Assessore Nicastro ad una visita pedagogica presso Capannori per impararne i metodi di attuazione, visto che nel lontano 2005 ammise pubblicamente di non saperla fare. Magari così scoprirà che non sono solamente le “due sette buddiste del Kashmir” ad attuarla, come ebbe l’ardire di affermare.
L’impegno sulla Gomorra di Puglia, però, non si ferma alla presentazione dell’interrogazione. Ho già parlato con i miei colleghi della Commissione Ambiente. A breve porteremo le nostre richieste, le richieste della nostra gente, direttamente in commissione, così da avere una pronta risposta dal Ministro o dal Sottosegretario. Noi non molliamo: il minimo che possiamo fare è ascoltare il grido di dolore della nostra terra.
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