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M5S Commissione Agricoltura
La rubrica in esclusiva per il settimanale BLU di Polignano con il resoconto dell’Attività Parlamentare della settimana tra Roma e la Puglia

Cronache Parlamentari – 39

Approvata in Aula ancora una legge agricola. Di cosa si tratta?

A Montecitorio abbiamo approvato la proposta di legge in quota minoranza, a prima firma Susanna Cenni (PD), su etichettatura, tracciabilità e divieto di vendita sottocosto dei prodotti agricoli e agroalimentari. Con l’approvazione di alcuni emendamenti sul nuovo testo base, predisposto dalla relatrice Chiara Gagnarli (M5S), il provvedimento è stato licenziato dall’Aula senza alcun voto contrario. Dopo le proposte di legge sul biologico, sulla filiera corta e la legge di conversione del decreto emergenze agricole, è la quarta volta che una proposta agricola viene approvata senza voti di deputati contrari. Ciò è un evidente segnale di come un lavoro di concerto tra tutte le forze politiche, teso al raggiungimento di obiettivi che interessano di volta in volta i diversi comparti, non debba avere confini politici. Concretamente sta accadendo quello che abbiamo sempre ripetuto come Movimento 5 Stelle: quando una idea è una buona idea, essa non è né di destra né di sinistra.

Con questo provvedimento inseriamo diverse misure: dal divieto di aste elettroniche a doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari, con multe fino a 50mila euro per i trasgressori, alla regolamentazione della vendita sottocosto dei prodotti alimentari freschi e deperibili, sino alle misure di sostegno alle imprese virtuose che promuovono le filiere etiche di produzione.

Mi auguro che la stessa comunione d’intenti venga raggiunta anche al Senato e il testo diventi presto legge.

Dal Ministero giungono novità anche per l’Agricoltura Sociale.

Dopo ben quattro anni di attesa, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che definisce i requisiti minimi per le attività di agricoltura sociale previste dalla legge 141/2015. A poterne prendere parte saranno le aziende agricole in forma singola o associata e le cooperative sociali il cui reddito da attività agricola è superiore al 30% del totale.

Le attività riconosciute a favore delle cosiddette fase deboli vanno dall’inclusione di persone con problemi di dipendenza (in particolare alcool e droghe), ippoterapia, ortoterapia e altre attività con persone con disabilità fisiche e psichiche di diversa gravita fino ad attività che seguono il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (disoccupati di lunga durata, minori a rischio, etc.) oppure che puntano allo sviluppo di un’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità (agriasilo, orti per gli anziani, etc.).

Su cosa si è concentrato, invece, il lavoro in Commissione Agricoltura?

In Commissione prosegue l’iter delle proposte di legge sul settore ittico nonché sono state incardinate nuove proposte normative: delega al Governo per la disciplina, la valorizzazione e la promozione delle pratiche colturali fuori suolo applicate alle coltivazioni idroponica e acquaponica del collega Cillis (M5S); disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana; disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico.

Inoltre abbiamo audito i rappresentanti del Collegio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati sia nell’ambito dell’esame della proposta di legge sulle semplificazioni nel primo settore a prima firma Gallinella (M5S) sia per le proposte di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio di riforma della PAC, la Politica Agricola Comune, per il periodo 2021-2027.

Con le Commissioni riunite Lavoro e Agricoltura abbiamo portato avanti l’indagine conoscitiva sul fenomeno del cosiddetto “caporalato” nel primo settore con la deliberazione di un’integrazione del programma e la deliberazione di una proroga del termine.

Infine, abbiamo lavorato sulle risoluzioni presentate dai colleghi Golinelli e Gagnarli (M5S) per fronteggiare la crisi della filiera cunicola.

Il dl Crescita è diventato definitivamente legge con l’approvazione al Senato.

Con questo provvedimento siamo intervenuti su diversi argomenti con novità importanti. Tra queste occupa un ruolo di primo piano, certamente, il rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa con un importo di 100 milioni di euro. Il fondo mutui prima casa dà garanzia statale, nella misura del 50%, ai mutui erogati per l’acquisto o la ristrutturazione ai fini dell’accrescimento dell’efficienza energetica di abitazioni principali e che rispettano particolari caratteristiche. La garanzia statale rende più facile l’accesso al mutuo. Ci sono infatti migliaia di giovani coppie che vorrebbero pianificare il loro futuro, metter su famiglia, avere un figlio. E poi vorrebbero comprare una casa ma per farlo hanno bisogno di garanzie per poter guardare avanti e costruire la propria vita. Con il Decreto Crescita siamo intervenuti per creare in Italia questa normalità.

Questa settimana hai partecipato a diversi appuntamenti.

Ho avuto il piacere di prendere parte ad una iniziativa del senatore Ruggiero Quarto tenutasi a Palazzo Madama dal titolo “Cittadella della Musica Concentrazionaria – La produzione musicale in privazione dei diritti fondamentali dell’uomo”. Ho partecipato poi al Premio Cerevisia 2019 dove, presso la Camera di Commercio di Roma, sono state premiate le migliori produzioni di birra italiana.

Da Confagricoltura, poi, ho avuto il piacere di partecipare al convegno “L’olivicoltura siamo noi – Mercati, sostenibilità, impresa. Le opportunità del settore olivicolo per l’agricoltura e per il Paese”. Un incontro interessante ed utile per ascoltare il comparto e portare le loro istanze all’interno del Parlamento. In Commissione Agricoltura alla Camera abbiamo svolto un importantissimo lavoro per l’olivicoltura italiana e per la regione più olivicola del Belpaese, la Puglia, con provvedimenti in grado di rilanciare il comparto nei territori vittima della Xylella fastidiosa lungo tutta la filiera 

Personalmente ho presentato, poi, due proposte di legge: una riguardante l’impianto sanzionatorio per colpire finalmente i furbetti del falso olio extravergine ed un’altra per dare vita all’olio EVO di alta qualità, segmentando ancor di più il mercato dando valore alle produzioni d’eccellenza.

L’impegno del Movimento 5 Stelle e del Governo del Cambiamento sull’olivicoltura rimarrà alto: lo reputiamo un settore cruciale per l’agroalimentare italiano. Anche in Europa ci batteremo per difendere gli interessi dei produttori e trasformatori del Belpaese, al contrario di come ha fatto e purtroppo continua a fare il Partito Democratico che, con le sue “strategie”, ci ha fatto perdere l’opportunità di contare qualcosa nel COI, il Consiglio Oleico Internazionale. 

Lo scorso fine settimana, infine, ho avuto il piacere e l’onore di fare visita alla Cantina Antinori Bargino, vinattieri dal lontano 1385. Con i colleghi Filippo Gallinella, Chiara Gagnarli e Pasquale Maglione abbiamo parlato di qualità, export e di alcune modifiche al Testo Unico del vino.

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