Una settimana dedicata all’olio e all’olivicoltura iniziata nel Palazzo della Città Metropolitana di Bari lunedì mattina e proseguita poi nel pomeriggio a Conversano per la manifestazione “Olio di Famiglia” organizzata dall’Associazione Terrasud di Monopoli con il sostegno della Copagri e il patrocinio del Mipaaft. L’iniziativa internazionale mira a premiare i piccoli produttori “dilettanti”, diffondendo la cultura dell’olio extravergine d’oliva sia educando il palato dei consumatori sia istruendo i coltivatori alle migliori tecniche agronomiche da attuare per avere un risultato migliore.
Ancora una volta un’inchiesta giornalistica, poi, ha gettato ombre su ciò che arriva sulle nostre tavole. La puntata di Report, andata in onda su Raitre lunedì sera, ha raccolto testimonianze che hanno ribadito come talvolta l’olio d’oliva venduto come extravergine, tale non è! Trattamenti chimici, strane miscele, utilizzo di olio lampante… La casistica è varia e coinvolge più del 10% dei campioni controllati dalle autorità italiane. A pagarne le spese siamo noi consumatori e sono anche i produttori onesti, penalizzati dalla concorrenza sleale dei furbetti dell’extravergine. Spesso questi truffatori la fanno franca perché la nostra normativa non si è ancora adeguata agli standard previsti dall’Europa. Questo vuol dire che alcune pratiche sleali non possono essere sanzionate perché la legge italiana non menziona le tecniche più all’avanguardia per verificare la qualità dell’olio. Una proposta di legge del Movimento 5 Stelle, di cui sono primo firmatario, pone finalmente rimedio a questa lacuna e inasprisce le sanzioni per chi truffa gli italiani. Il 2019 sarà l’anno in cui, con una nuova legge, metteremo fine a questo imbroglio e ci riprenderemo il nostro extravergine, garantendo trasparenza e sicurezza a consumatore e produttori virtuosi.
Mercoledì mattina si è poi concluso il ciclo di audizione, in Commissione Agricoltura alla Camera, relativo all’indagine conoscitiva sull’emergenza Xylella fastidiosa che sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura in Puglia, la cui minaccia è arrivata alle porte della nostra Polignano. Protagonista dell’incontro è stato il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che ha ringraziato i deputati per il lavoro svolto e ha dichiarato di essere in dirittura d’arrivo con il Piano d’Azione dedicato a fronteggiare questa emergenza ed a dare sostegno agli olivicoltori pugliesi. Ricordo che il ministro del Sud Barbara Lezzi ha già messo a disposizione 100 milioni di euro per sostenere le azioni previste dal piano. Il Ministro ha preferito fare un lavoro più completo ed inattaccabile per non vedere tutto vanificato dai ricorsi e dall’intervento della Magistratura come accaduto con il Piano Silletti negli scorsi anni. Gli agricoltori chiedono risposte e risorse e noi le stiamo dando.
Ma non ci fermeremo e proseguiremo a lavorare per garantire un futuro migliore, per far sì che da questa crisi si esca rafforzati. Lavoreremo sul Piano Olivicolo sempre più necessario. Ne sono stati annunciati due negli anni scorsi ma non sono stati mai attuati; nel frattempo la Spagna ne ha realizzati 5 in 30 anni superandoci in produzione e imparando, al contempo, a fare qualità.
Infine il lavoro sulla Legge di Bilancio dove, anche ora che il provvedimento è al Senato, ho collaborato con i colleghi del M5S per portare a casa quelle misure necessarie per fronteggiare le gelate che hanno cancellato l’olivicoltura, facendo chiudere i battenti ai frantoi già a novembre.