Nella Città dei Conti e dei tanti eventi “a Corte”, sembra paradossale che sia proprio la Corte dei Conti a ribadire che la situazione finanziaria è disastrosa. Nei conti del Comune di Conversano, infatti, potrebbero mancare oltre 7 milioni di euro di entrate: introiti regolarmente iscritti a bilancio, ma che probabilmente non arriveranno mai. Il buco è evidenziato in un lungo rapporto della Corte dei Conti, notificato all’Amministrazione Lovascio ed a tutti i consiglieri già dal 16 maggio scorso.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 09.06.2016
A dir poco strano il silenzio assordante delle opposizioni consiliari eppure vi sono solo 60 giorni di tempo per convocare un Consiglio comunale in cui prendere atto della pronuncia della Corte e adottare tutte le misure urgenti per risanare il bilancio. Strano che si continuino a spendere e spandere soldi, pur sapendo bene che si sta impegnando e compromettendo il futuro delle famiglie conversanesi sulle quali ricadrà, inevitabilmente, l’onere di ripianare. Sono anni che ricordiamo di porre l’attenzione sui residui attivi dei bilanci comunali, ma le spese allegre sono continuate senza sosta.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 09.06.2016
Nella nota della Corte dei Conti si può leggere: “l’attività di riaccertamento straordinario dei residui, dopo anni in cui era stata dichiarata la presenza di consistenti avanzi di amministrazione, (di dubbia attendibilità per le ragioni già precedentemente illustrate), ha fatto precipitare l’ente in un pesante disavanzo di amministrazione da ripianare (quantificato nella deliberazione G.C. n. 60/2015 nella misura di Euro 7.279.331,42)”. E poi ancora “è del tutto evidente, peraltro, che un eventuale fallimento della società in argomento (Lombardi Ecologia) renderebbe ancora più gravi tali conseguenze negative”.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 09.06.2016
Vista l’inquietante situazione descritta dalla Corte e che diviene sempre più realtà purtroppo con il fallimento della Lombardi Ecologia chiediamo alla Giunta Lovascio di togliere il disturbo, prendendo atto del proprio fallimento. In ben otto anni, infatti, i “Lovascio boys” hanno regalato ai conversanesi una serie di azioni poco comprensibili ed inopportune: dalla raccolta differenziata porta a porta, promessa dalla campagna elettorale del 2008 e non ancora concretizzata allo sforamento del Patto di Stabilità nel 2013, dovuto probabilmente a scarsa attenzione sui conti; dalla firma del contratto per la raccolta dei rifiuti con la Lombardi Ecologia, nonostante fossero noti da anni i gravi problemi economici e giudiziari alla determina di pagamento di inizio agosto 2014, nella quale il Comune pagava 487.000 euro alla Lombardi a distanza di appena 3 giorni dall’ultima fattura probabilmente senza verifica del servizio; e poi ancora dalla non rescissione del contratto con Lombardi Ecologia, nonostante la nomina di un avvocato consulente che, a febbraio 2015, ha scritto chiaramente che il contratto doveva essere rescisso con il nostro Comune che ha continuato a pagare oltre 3 milioni di euro a Lombardi sino all’imprudente e poco corretta gestione contabile, contestata dai revisori e oggi anche dalla Corte dei Conti, che risale ad operazioni del 2010, 2012, 2013 e che si trascina fino ad oggi.
Con il fallimento della Lombardi Ecologia (decretato dal Tribunale di Bari lunedì 6 giugno) e quindi con il residuo del ristoro ambientale e le sanzioni ammontanti a 920.000 euro (inserite nell’esercizio 2015 e rappresentanti una somma determinante per il rispetto del Patto di Stabilità) ormai difficilmente esigibili, a detta anche della stessa Corte, la situazione contabile si aggraverebbe ulteriormente. Vista la recente abrogazione (D.gls. 50/2016) degli artt. 4 e 5 del DPR 207/2010 (come richiamato dalla stessa Corte), con cui il Comune si è fatto carico, fino ad oggi, del pagamento degli stipendi e degli oneri previdenziali dei dipendenti Lombardi Ecologia, in via sostitutiva, chiediamo chi garantirà d’ora in avanti le tante famiglie di lavoratori adesso a rischio e come si potrà garantire, al contempo, il servizio di igiene e raccolta. A fronte di una situazione contabile e amministrativa a tal punto disastrosa, ci auguriamo che non si attenda l’eventuale precipitare degli eventi e non si debba arrivare ad un forzato commissariamento della Città d’Arte.