Era il 16 ottobre scorso quando presentavo una interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno Alfano sull’emergenza criminalità a Conversano. La replica del Sindaco Lovascio non si faceva attendere: “Ritengo che queste azioni siano studiare per colpire il sottoscritto e credo che non debbano preoccupare me a livello personale, ma soprattutto i cittadini di Conversano – dichiarava il Primo Cittadino sul suo sito ufficiale – che vengono danneggiati da tutte queste esternazioni che descrivono Conversano come la città che non è. Conversano è una città dove da sempre prevale il buon senso e la tranquillità, dove la criminalità non ha mai preso il sopravvento e mai lo prenderà”. Da allora si è perso il conto delle auto incendiate (si stima circa 4 al mese), sono stati arrestati due pregiudicati (Rocco Panarelli e Vito Caputo), un incendio ha coinvolto il mercato ortofrutticolo comune, non sono mancate le bombe carta ad alcuni esercizi pubblici ed i colpi di armi da fuoco per strada, sono avvenute sia risse che hanno coinvolto pregiudicati presso bar o circoli in pieno giorno sia un pestaggio di cittadini extracomunitari dell’Est ad un giovane reo di aver “difeso un cane”. L’escalation di criminalità ha riguardato anche i furti di carburante ad autobus, compattatori di rifiuti, cantieri edili, di ferro e rame che hanno messo in ginocchio i pozzi dell’ente irriguo e cinque furti alla pompa di benzina. Martedì, in Commissione Affari Costituzionali, è giunta finalmente la risposta del Ministero dell’Interno per bocca del viceministro Filippo Bubbico.

Settimanale FAX – 18.02.2014
Purtroppo, la preoccupante situazione di Conversano che abbiamo portato all’attenzione del Governo 4 mesi fa è peggiorata in maniera lampante ma, a detta del Ministero dell’Interno, tutte le autorità e gli enti sul territorio sono consapevoli e hanno sotto controllo le vicende. Saranno purtroppo i cittadini a constatare la verità di queste affermazioni. A noi preme la sicurezza della popolazione, messa a rischio da una escalation di criminalità che è sotto gli occhi di tutti. Monitoreremo la situazione e chiederemo ulteriori interventi al Ministro Alfano se ce ne sarà necessità.
“Il panorama della criminalità organizzata nel territorio barese è stato interessato da un innalzamento del livello di conflittualità, con un mutamento di fisionomia che vede protagonista una organizzazione di stampo mafioso composta da cittadini georgiani – si legge nella nota di risposta del viceministro Bubbico – Si segnalano tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso ai fini dell’indebito conseguimento di finanziamenti erogati nell’ambito di fondi strutturali. I sodalizi delinquenziali baresi hanno manifestato interesse anche nella gestione di discariche e per attività connesse al traffico illecito di rifiuti speciali e pericolosi. Voglio assicurare – continua Bubbico – che le forze dell’ordine svolgono quotidianamente l’attività di prevenzione e contrasto, con un impegno rafforzato, anche a seguito dei fatti segnalati nell’interrogazione, che si concretizza attraverso mirati servizi straordinari di controllo del territorio. Gli autori del tentato omicidio sono stati individuati e assicurati alla giustizia, mentre le indagini relative all’attentato incendiario sono attualmente al vaglio dell’Autorità giudiziaria”. Per quanto riguarda, invece, gli attentati incendiari, per il viceministro dell’Interno sono “in parte da attribuirsi all’opera di uno squilibrato, recentemente identificato dai Carabinieri”.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 18.02.2014
“Più in generale – ha concluso Bubbico – se l’andamento complessivo della delittuosità nel Comune di Conversano negli ultimi anni registra una sostanziale stabilità, l’attenzione non solo delle forze dell’ordine, ma di tutte le istituzioni è massima, ed ogni iniziativa, utile ad intercettare e reprimere possibili fenomeni di infiltrazione o condizionamenti malavitosi, verrà attentamente valutata dalle autorità competenti. Voglio assicurare in particolare che la situazione locale viene costantemente seguita dalla Prefettura che, nell’ambito dei poteri conferiti dalla legge, svolge le necessarie attività per garantire condizioni di trasparenza dell’attività amministrativa”.
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