Ha tutta la parvenza di un bollettino di guerra quello riportato nella ulteriore interrogazione parlamentare presentata sull’escalation di criminalità che sta destabilizzando la serenità del Comune di Conversano (BA). Ho ripercorso tutti i nuovi accadimenti avvenuti dal deposito della mia prima interrogazione nell’ottobre scorso, a cui giunse una risposta “sin troppo rassicurante” del viceministro all’Interno Filippo Bubbico. Tre pestaggi, una trentina di furti di auto e venti furti nelle aziende e nelle abitazioni private, diversi ordigni artigianali e bombe carta fatte scoppiare in punti strategici del paese, continui roghi notturni di auto e incendi dolosi come quello alla “International Sound”, tre inseguimenti di auto e la sparatoria in pieno centro del mese scorso. A ridosso della risposta del viceministro Bubbico giunse il consiglio comunale monotematico sulla criminalità ottenuto dalle opposizioni dopo pressioni al Sindaco Lovascio, il quale aveva già denunciato di aver ricevuto minacce di morte via sms. La minoranza in consiglio che denunzia il conferimento di incarichi a parenti e persone vicine alla maggioranza, sottolineando come “in un momento in cui la nostra collettività si sta interrogando sugli episodi legati alla criminalità in paese, dare segnali forti di legalità amministrativa diventa doveroso” ed il Prefetto Nunziante che dispone l’accesso delle forze dell’ordine nel cantiere dell’ex Gil per il rischio di infiltrazioni mafiose. Lo stesso Prefetto che, giunto in città solamente l’11 marzo, dichiara che “la situazione non è preoccupante ma è da tenere sotto controllo”. Ma la realtà non cambia e la situazione precipita ed è sempre più fuori controllo: il M5S Conversano lancia la petizione con la relativa raccolta firme (giunta ad oltre 500 sottoscrizioni) per chiedere un potenziamento concreto delle forze dell’ordine presenti sul territorio mentre la città scende a manifestare per le strade, come nella “via Crucis contro la criminalità” di venerdì 11 aprile.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 17.03.2014
Sono passati 6 mesi da quando sottolineammo come la tranquillità di Conversano e dei suoi cittadini era a rischio Allora fummo accusati dal Sindaco Lovascio di voler far passare la città per quella che non era, quasi fosse il nostro interesse per la serenità dei conversanesi il problema e non la recrudescenza degli episodi che avvenivano, e purtroppo avvengono, sempre più spesso. Dinanzi ad un’escalation così incredibile per un comune come quello di Conversano, città di cultura e di scuole Sono passati 6 mesi da quando sottolineammo come la tranquillità di Conversano e dei suoi cittadini era a rischio abbiamo deciso di richiamare l’attenzione del Ministero dell’Interno nell’interesse dell’intera comunità, dalla popolazione al tessuto imprenditoriale e commerciale a quello dell’educazione.

La Gazzetta del Mezzogiorno – 19.04.2014
Nell’interrogazione parlamentare, chiedo al Ministro Angelino Alfano, a fronte dei gravi, continuativi ed esponenziali fatti accaduti, quali misure intenda adottare per ripristinare e garantire la sicurezza del territorio e spegnere l’allarme sociale in cui versa. Se non intenda prevedere un presidio permanente della polizia dello Stato o, in alternativa, il rafforzamento e l’integrazione delle forze presenti sul territorio. E se, infine, non ritenga che questi accadimenti di cui è oggetto il Comune di Conversano siano tali da far emergere la possibilità di infiltrazioni criminali e se non intenda accertarlo disponendo l’accesso da parte dell’apposita commissione. La parola – e si spera i successivi fatti – passa ora nuovamente al Ministero dell’Interno.

Settimanale FAX – 23.04.2014
3 commenti
Pingback: Bari: emergenza criminalità, il M5S chiama Alfano
Pingback: Conversano: una città contesa tra due fazioni criminali
Pingback: Conversano: blitz anticrimine dopo interrogazioni M5S - Giuseppe L'Abbate | Un cittadino in Parlamento