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Approvato un ordine del giorno M5S che impegna il Governo Renzi ad assumere ogni iniziativa possibile per scongiurare l’aumento della tassazione sulla birra
Approvato un ordine del giorno M5S che impegna il Governo Renzi ad assumere ogni iniziativa possibile per scongiurare l’aumento della tassazione sulla birra

Birra: il Governo promette lo stop all’aumento dell’accisa

Nell’ultimo decennio, l’aliquota delle accise sulla birra ha subito continui aumenti per un totale pari al 93%, raggiungendo così un livello di tassazione tra i più alti in tutta Europa. Nonostante sia considerata, a ben donde, una bevanda alcolica da pasto, la birra è l’unica a scontare l’accisa in Italia che, alla luce di consumi nazionali significativamente più bassi rispetto agli altri Stati europei, non si giustifica neppure come disincentivo al consumo. Ma un ulteriore aumento dell’aliquota è previsto per il prossimo 1° gennaio che, secondo le stime, garantirà un gettito di 177 milioni di euro l’anno. I continui inasprimenti della tassazione hanno spinto Assobirra e l’intera filiera a lanciare la campagnaSalva la tua birra”: una battaglia sposata, in Parlamento, dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura che, dopo pressioni e solleciti, sono riusciti ad impegnare il Governo Renzi per scongiurare l’ulteriore aumento. È stato approvato, infatti, durante la discussione della Legge di Stabilità un ordine del giorno a prima firma Chiara Gagnarli (M5S) per far sì che l’Esecutivo renziano assuma “ogni utile iniziativa al fine di evitare l’ulteriore aumento di accisa sulla birra (pari a 3,04 euro per ettolitro anidro) previsto a decorrere dal 1° gennaio 2015 al fine di tutelare un settore in crescita e che peraltro registra un trend occupazionale positivo”.

Recenti studi, difatti, hanno rilevato come l’aumento delle accise determina, allo stesso tempo, un inevitabile aumento del prezzo di vendita della bevanda generando, così, un effetto di contrazione dei consumi e, dunque, di riduzione del gettito derivante dalle imposte indirette (accisa ed IVA). Il sacrificio derivante dall’aumento dell’aliquota dell’accisa sulla birra, pertanto, rischia di non produrre alcun effetto finanziario, a fronte di una inevitabile riduzione dei consumi che metterebbe in ginocchio uno dei pochi floridi settori imprenditoriali italiani degli ultimi anni. Il Governo Renzi può scegliere se essere ricordato come l’ennesimo Esecutivo delle tasse oppure optare per una decisione più saggia e meno dannosa per un comparto che ha attratto numerosi giovani.

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