Sono dati preoccupanti che denotano come l’allarme azzardopatia sia purtroppo realtà anche da noi in Terra di Bari. L’Italia è il Paese europeo dove si “azzarda” di più in Europa e il quarto al Mondo: un record negativo che coinvolge oltre un 1 milione di persone sul territorio nazionale.
Quando sono stati resi noti i primi dati a livello nazionale ho voluto approfondire la questione anche per il nostro territorio. I risultati fanno comprendere come quella dell’ “azzardopatia” non sia solo una percezione che tutti noi possiamo avere guardandoci attorno ma un vero e proprio dramma raccontato dai numeri, dalla portata e dalla tipologia delle giocate.
Proprio per questo risulta necessario e urgente intervenire quanto prima con provvedimenti che contrastino questo fenomeno. Il Governo Conte, mantenendo le nostre promesse fatte durante la campagna elettorale e come del resto ci prefiggiamo da anni, ha provveduto all’emanazione del cosiddetto decreto “Dignità” convertito in legge, prima della pausa estiva, dal Parlamento.
Questo intervento normativo rappresenta certamente un primo step per la lotta all’azzardopatia e prevede lo stop alla pubblicità e alle sponsorizzazioni del gioco d’azzardo su qualunque mezzo. I contratti in corso dureranno al massimo fino al 30 giugno 2019. Dal divieto saranno escluse solo le lotterie nazionali a estrazione differita ed i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Parliamo di una svolta etico-economica epocale per famiglie, commercio ed i giovani: ogni euro gettato nel “tentar la sorte” è un euro in meno nei consumi per non parlare delle drammatiche conseguenze sociali, sulle famiglie e sulla vita delle persone che diventano dipendenti dall’azzardo.
A sostegno di questa proposta si sono schierate decine di associazioni laiche e confessionali nonché società sportive di base (ad esempio Uisp). Si prevedono, inoltre, consistenti sanzioni pecuniarie, commisurate nella misura del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad un importo minimo di 50.000 euro. I ricavi delle sanzioni saranno destinati al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico collegato al Ministero della Salute.
Anche i sindaci di Puglia possono fare la loro parte, mettendo in pratica iniziative a livello comunale per contrastare l’azzardopatia come, ad esempio, è stato già fatto nel Comune di Ginosa (Taranto) del Primo Cittadino Vito Parisi (M5S).
Nel 2017 si è azzardato per 102 miliardi e lo Stato ha incassato solo 9 miliardi. Dal settore online addirittura solo un ottantesimo torna alle casse pubbliche. Senza calcolare i costi per la società e la sanità pubblica. Un totale gioco a perdere che sinora è stato ignorato per chissà quali interessi. Dopo 15 anni di liberalizzazione selvaggia si cambia finalmente registro.
Così come è già accaduto con prodotti dannosi per la salute, come il tabacco, che nuoce gravemente alla salute, va vietata la pubblicità anche sull’azzardo. Solo così è possibile far diminuire la capacità attrattiva del settore ed il suo condizionamento su ogni settore della società. Non possiamo dimenticare inoltre che si tratta di un settore che colpisce sempre più il reddito delle famiglie, con danni pesanti anche per l’economia sana e produttiva, in grado di generare inoltre consistenti risparmi per lo Stato.
