Prima ci chiedono di collaborare per arrivare ad un documento e, quindi, ad una proposta condivisa, poi leggiamo sui giornali che è già tutto fatto. A questo punto chiediamo chiarezza, ad essere presi in giro non ci stiamo. Le dichiarazioni di questi giorni del neo-ministro Martina, sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC) ed in particolare sui pagamenti diretti ad agricoltori e settori specifici, ci lasciano basiti.
In queste settimane abbiamo più volte discusso in commissione sui passi da compiere per elaborare una proposta ragionata sul sistema degli aiuti accoppiati in agricoltura e sulla definizione di agricoltore attivo, su quali settori agricoli aprire maggiormente rispetto ad altri, su come stabilire con chiarezza chi potrà usufruire del pagamento PAC e chi invece sarà escluso. Noi siamo pronti da tempo, tanto da aver già illustrato le nostre due risoluzioni in merito ma da quel che leggiamo il Ministro ha deciso di partire in fuga in solitaria. Martina, infatti, si sarebbe già confrontato con le regioni, individuando nella zootecnia, nel riso e nell’olio i settori strategici. Il nostro è stato un lavoro attento, sul quale abbiamo investito settimane di studio mirate al raggiungimento di un obiettivo comune sulla PAC, ma vediamo che da questa maggioranza non c’è collaborazione. A questo punto vorremmo chiarezza!