Una battaglia iniziata con l’ingresso in Parlamento del MoVimento 5 Stelle e che ora, finalmente, potrebbe essere vinta a vantaggio del settore della birra artigianale. In Legge di Bilancio, infatti, il M5S ha presentato un emendamento per ridurre le accise ai piccoli produttori e dare concreta attuazione alla direttiva Ue 92/83. L’obiettivo, pertanto, è quello di modulare l’accisa per scaglioni in base alla produzione annua così da sostenere le tantissime realtà imprenditoriali nate in tutta Italia. L’emendamento stabilisce una riduzione delle accise del 50% per chi produce meno di 5.000 hl/anno, del 40% per le produzioni fino a 10.000 hl/anno, 30% fino a 20.000 e 20% fino a 40.000 hl/anno.
Secondo i dati 2016 dell’Agenzia delle dogane, dei 775 produttori ben 744 rientrano nella prima fascia di produzione fino a 5.000 hl/anno, mentre gli altri sono sotto i 20mila e solo una decina va oltre i 200mila ettolitri, che è anche il limite massimo di produzione per poter definire la propria birra artigianale. Questi numeri confermano come per poter sostenere in maniera decisa e consistente il giovane e variegato mondo della birra in Italia sia necessaria una riduzione delle accise che interessi le fasce di produzione più bassa, con il maggior numero di birrifici che andrebbero davvero a beneficiare del risparmio annuo che ne conseguirà.



